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L’espansionismo di Theodore Roosevelt e il suo corollario alla dottrina Monroe


Con Theodore Roosevelt dal 1901 la politica espansionistica americana verso il sud compì il grande balzo verso l’età matura dell’imperialismo di stampo europeo.
Rimarginate le lacerazioni dovute alla guerra di secessione e la colonizzazione della frontiera del West, gli americani cercarono nuovi sbocchi alle loro energie espansionistiche e si rivolsero all’America latina.
Roosevelt comprese che grazie alla crescita economica raggiunta, gli USA potevano competere ad armi pari con ogni potenza europea.
La prima prova che il presidente dovette affrontare fu il Venezuela. Afflitto dalla incapacità di saldare il debito estero, il paese di Simòn Bolìvar fu il primo passo verso il rafforzamento dell’imperialismo americano.
Nel 1902 il Venezuela non riusciva a ripianare i debiti contratti con Germania, Inghilterra e Italia e il Kaiser decise di inviare una flotta per costringere il paese a restituire il dovuto. Roosevelt decise di dirottare le navi da guerra tedesche. L’intervento di Berlino sarebbe stato visto come un possibile strumento per acquisire basi militari e commerciali nei Caraibi, eventualità che gli USA non potevano tollerare.

Tratto da AMERICA LATINA E STATI UNITI di Filippo Amelotti
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