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La chiesa di fronte all'assolutismo: in particolare la chiesa galliana


Soffermiamoci su due episodi emblematici per comprendere come e quanto gli iura circa sacra siano importanti all'interno del consolidamento dell'alleanza tra trono e altare e quanto gravemente detta alleanza comprometta le libertà di coloro che non appartengano alla confessione prescelta dal sovrano.
Il primo episodio è la repressione degli Ugonotti con la revoca nel 1685 dell'Editto di Nantes. Da essa consegue per i riformati assenza di libertà e tolleranza, essendo soppresso nel regno il pubblico esercizio della religione riformata. Il re è spinto alla repressione di coloro che non aderiscano a quella confessione anche dalle assemblee del clero. Le persecuzioni religiose fatte in un paese hanno indiretta eco in tutti gli altri, acuendo la frattura tra cattolici e riformati. Il re assoluto, ritenendo la sua gloria legata al ristabilimento dell'unità religiosa nel regno, deve schierarsi a favore della religione prescelta mostrando tutta la sua severità contro coloro che non la condividano.
il secondo episodio è la questione della Règale, centrale nel particolare sistema del giurisdizionalismo francese (gallicanesimo). Luigi XIV nel presentarsi come grande difensore del cattolicesimo, usa ogni leva del sistema giurisdizionalista. Quanto più egli si lega alla chiesa di Francia, tanto più apre il fronte dello scontro con la chiesa di Roma. Nel 1682 l'assemblea del clero francese approva i 4 articoli in cui si afferma, oltre all'indipendenza temporale del potere civile, la superiorità del concilio del papa, riducendo l'autorità dei pontefici entro i limiti dei canoni e sottomettendo le loro decisioni al consenso dell'intera chiesa, minando dunque il primato pontificio.

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