La de-tax in Italia
Nel panorama italiano, la “De-Tax” compare la prima volta nel disegno di legge n. 2144, “Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale statale” presentato alla Camera dei Deputati, il 28 dicembre del 2001.
La collocazione, all'interno di questo atto parlamentare non è casuale. Infatti, l'intenzione del Governo è stata quella di risistemare la macchina fiscale, e oltre alla promozione di strumenti atti a semplificare e migliorare il rapporto tra Fisco e contribuente, vengono previsti spazi crescenti alla “dimensione etica”, attraverso provvedimenti di favore alla famiglia, al non profit, «l'introduzione della “De-Tax” o “A-Tax” sotto forma di detassazione dell'1% dei consumi, liberamente destinati dai cittadini per finanziare attività eticamente meritevoli». Nel disegno di legge delega viene sottolineata la differenza del modello “De-Tax” dal modello “Tobin–Tax” (di cui parleremo più avanti) e vengono esaltati gli aspetti positivi del primo, cercando di prevenire eventuali critiche.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
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- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Economiche e Aziendali
- Corso: Scienze Politiche
- Esame: Sistemi fiscali comparati
- Docente: Gandullia
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