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Francia all'inizio dell'età moderna


FRANCIA = sotto Carlo VIII e i suoi successori, Luigi XII e Francesco I, la monarchia francese volle accentrare il potere nelle mani del re e dei suoi collaboratori. Si rafforzò l’amministrazione finanziaria basata sulla riscossione della taglia -> imposta sui sudditi da cui erano esenti la nobiltà e il clero, e sulla suddivisione del Paese in circoscrizioni fiscali. Inoltre crebbe l’autorità del Consiglio del re e si affermarono in ambito giudiziario  l’azione del Gran Consiglio e dei Parlamentari. I funzionari e i magistrati venivano reclutati attraverso il meccanismo della vendita delle cariche pubbliche (1522). Con questo meccanismo lo Stato acquisiva  introiti supplementari e si costituiva un ceto burocratico numeroso e potente, i vertici di questo ceto formavano una nobiltà di toga più rivale e una nobiltà di spada. Nei confronti del papato furono fatti valere i privilegi della Chiesa gallicana,nel 1516 Francesco I stipulò con papa Leone X un concordato a Bologna -> superiorità del concilio sul pontefice e in cambio il re aveva i diritto di nomina dei vescovati e arcivescovati. La monarchia francese nel 1500 non esercitava ancora l’autorità assoluta su tutto il territorio in quanto i grandi feudatari mantenevano il potere locale. Le province di recente annessione : Linguadoca, Provenza, Borgogna e Bretagna, avevano le loro assemblee di stati e avevano un autogoverno.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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