Ruoli di gruppo
Un secondo elemento fondamentale è quello dei ruoli: un ruolo è un comportamento ripetuto, risultante dall’incrocio fra le aspettative del singolo e quelle del campo. I ruoli sono importanti perché portano alla economicità delle relazioni.
Il terzo aspetto fondamentale è la definizione delle norme di funzionamento del gruppo: l’assenza di regole rende impossibile la vita di un gruppo.
- La performance: E’ il compito per il quale il gruppo convive. Attraverso la performance il gruppo mette alla prova i livelli raggiunti nelle fasi precedenti.
Le dinamiche di gruppo sono i movimenti emozionali sottostanti alla vita di un gruppo, non sono quindi visibili ma se ne possono osservare gli effetti. Tali dinamiche riguardano il campo intero, considerato come insieme. Le dinamiche di gruppo sono diverse, ma analoghe in ogni tipo di gruppo, sono:
-La nascita: La nascita di un gruppo trasforma i suoi membri e il contesto esterno. Il primo movimento è una oscillazione tra paura e desiderio: paura della mutazione che avverrà in modo inevitabile; desiderio di novità.
-La crescita: La crescita richiede la scelta di ruoli e norme, cioè di comportamenti efficaci e soddisfacenti. La crescita pone il gruppo di fronte al cambiamento, ogni ruolo o norma che viene cambiato mette in discussione tutto l’assetto del gruppo.
-La differenziazione: E’ un movimento costante per massimizzare l’unità del campo. Anche qui si hanno gli scontri tra chi è a favore di ciò che accomuna, e chi è a favore di ciò che sottolinea le differenze. Il gruppo cerca di muoversi verso il massimo grado di integrazione e di differenziazione, aumento l’unità e valorizzando le diversità dei singoli.
-La decisione: Questa dinamica è una delle più faticose, in quanto decidere qualcosa implica necessariamente tagliar fuori qualcos’altro: si deve decidere quale soluzione attuare, eliminando quelle proposte da altre persone che devono così rinunciare alla loro proposta. La scelta finale, sarà limitata, riduzionista e parziale.
-L’azione: L’azione è il test di realtà, è il momento della verità in campo plurale. E’ la fase dove il gruppo deve organizzarsi, quindi prendere una serie di decisioni consecutive. L’azione può essere rivolta all’esterno (dovendo quindi scontrarsi con l’ambiente che circonda il gruppo) o all’interno (dove la dinamica è quella ordinaria della vita del gruppo).
-Lo specchio: E’ il movimento emotivo che il gruppo fa quando si osserva e riflette su sé stesso. Richiede la forza del distacco permettendo l’osservazione dei dettagli. E’ un movimento di ricerca del gruppo della propria verità profonda.
-Le difese: Sono i movimenti che il gruppo mette in atto per ritirarsi o sottrarsi da una minaccia. Sono solitamente dei dispositivi di prudenza, ma se usate in modo eccessivo diventano una gabbia.
Il loro ruolo è quello dell’auto – conservazione, non vanno quindi smantellate ma rese evidenti e consapevoli per offrire l’opportunità di superarle.
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Dettagli appunto:
- Autore: Adriana Morganti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Psicologia Clinica
- Docente: Riva
- Titolo del libro: Psicologia di gruppo - Modelli e itinerari per la formazione
- Autore del libro: Guido Contessa
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