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Il gruppo di lavoro


I gruppi di lavoro hanno sempre dei problemi specifici al loro interno.
Franco Fornari (psicoanalista italiano) ha teorizzato che i gruppi di lavoro siano costituiti da due parti. La prima di queste è detta ordine del giorno, ed identifica il contenuto dichiarato e l’oggetto comune del gruppo, l’impegno comune che deve essere percepito, è la parte razionale. L’ordine del giorno è continuamente invaso ed ostacolato dall’ ordine della notte che riguarda la parte psico – logica della psiche, rappresenta l’istintualità, l’irrazionalità. Questi due ordini funzionano in modo diverso tra loro: l’ordine del giorno si basa su regole Aristoteliche (il tempo è irreversibile; una cosa non può essere il suo contrario) mentre l’ordine della notte si fonda sulle regole opposte (il tempo è circolare, una cosa può essere sé stessa e il suo contrario).
Secondo Fornari il lavoro di gruppo è sempre fronteggiato dal susseguirsi dei due ordini opposti. L’esecuzione del compito non è questione di razionalità ma richiede competenze specifiche nella gestione del campo plurale.
tessa e il suo contrario). sulle regole opposte (il tempo è circolare, una cosa può essere sè essere il suo contrario. a t
Ogni gruppo persegue inevitabilmente due tipi di finalità. La prima è il fare ciò per cui il gruppo stesso esiste, realizzare il compito per il quale è nato. La realizzazione della performance è una fase fisiologica del gruppo che altrimenti verrebbe messo in discussione. La seconda finalità è la massima soddisfazione dei membri qui ed ora. Il gruppo deve soddisfare, almeno in parte, uno o più bisogni dei singoli componenti. La coesione del gruppo diventa così stabile nel tempo, anche se soddisfare i membri non significa necessariamente fare ciò che ogni membro vuole. Infatti un singolo può sentirsi respingere una proposta o può trovarsi in minoranza: l’appartenenza e la coesione del gruppo è forte quando questa singola persona capisce che la sua diversità è apprezzata e il gruppo riesce a fornirgli sicurezza.
In alcuni casi il compito futuro e la soddisfazione odierna coincidono, come nella psicoterapia dove l’obiettivo è raggiungere un benessere futuro ma si deve migliorare la vita nel quotidiano.

Tratto da PSICOLOGIA DI GRUPPO di Adriana Morganti
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