Definizione di Psicologia dell'Educazione
La Psicologia dell'Educazione ha come oggetto di studio e di indagine l'individuo negli ambienti di apprendimento - in particolare, ma non esclusivamente, la scuola.
Essa si occupa di individuare i fattori dell'ambiente di apprendimento che possono facilitare o
ostacolare l'apprendimento, la motivazione, il benessere degli studenti e, in generale, di chi impara: per esempio, il modo dell'insegnante di condurre la classe, le caratteristiche della spiegazione, l'uso di materiale come sussidio per l'istruzione, e così via. In sostanza, si può dire che mentre la psicologia dello sviluppo si focalizza sull'evoluzione (cambiamento, crescita, maturazione) dell'individuo, pur senza trascurare i fattori ambientali, familiari e culturali che possono incidere su tale sviluppo, la psicologia dell'educazione è interessata a come l'istruzione , anche non strettamente scolastica, può migliorare il comportamento, le conoscenze e abilità, il modo di pensare e gli atteggiamenti dell'individuo.
La psicologia dell'educazione è una scienza che studia e interviene sulle condizioni psicologiche che caratterizzano il processo educativo della persona all'interno del suo ecosistema, per favorirne il benessere dello sviluppo, pertanto in tal senso, essa può essere definita come psicologia della prevenzione e della promozione dello sviluppo. Essa tiene conto delle componenti personali dell'educando e dell'educatore, e tende a sviluppare nei futuri educatori
- Competenze tecniche
- Competenze professionali
Che servono ad attuare interventi di prevenzione e di progettazione degli interventi educativi stessi.
L'educazione, infatti non è solo teoria, ma ha bisogno di modelli caratterizzati da tecniche e metodiche, in quanto la teoria da il senso della staticità, mentre il modello il senso della trasformazione.
Un modello nasce quando si rielaborano delle teorie integrandole con le esperienze personali maturate in quel campo e attraverso la lettura di un fenomeno.
Il modello è flessibile, dinamico, non è dato per sempre e si modifica a seconda dei gruppi per i quali essi sono costruiti. L'obiettivo dell'educatore è quello di imparare a costruire modelli educativi per attuare processi di sviluppo.
Lo Sviluppo è un processo di trasformazione della persona e non si riferisce solo al bambino, alla prima infanzia, ma tale processo inizia con la nascita e dura per tutta la vita.
Gli elementi fondanti della psicologia dell'educazione sono:
- organizzazione del lavoro con mezzi e modalità
- attenzione allo sviluppo della specificità di ogni persona e dei contesti di sviluppo di quest'ultimi (scuola, famiglia…), in quanto lo sviluppo della persona è strettamente connesso ai contesti in cui la persona stessa è inserita e con cui interagisce. Tali contesti risultano essere positivi se contribuiscono ad attuare azioni di trasformazione nell'individuo.
Lo sviluppo della persona non è solo continuo, ci sono sviluppi discontinui, instabili. Vi sono crisi evolutive che scombussolano il percorso di sviluppo,che possono cambiare in negativo l'individuo, quindi, compito dell'educatore sotto quest'aspetto è quello di aiutare a raddrizzare queste traiettorie (si parla di responsabilità dell'educatore), tecnicamente diciamo deve supportare l'educando attraverso una relazione d'aiuto.
- Interdisciplinarietà e in maniera particolare ha un rapporto dialettico con la psicologia dello sviluppo. La psicologia dello sviluppo, infatti, dona alla psicologia dell'educazione conoscenze per costruire modelli d'intervento e metterli in pratica. Procedendo rigorosamente in tal senso si ottengono dati importanti che diventano a loro volta suggerimento per la psicologia dello sviluppo per andare ad indagare sullo sviluppo delle persone. Un educatore non improvvisa ma progetta e verifica ciò che ha fatto.
- Modello di lavoro e di studio: Esplicativo, Implicativo e Applicativo. Ricerca strategie ed interventi educativi che sono utili per promuovere lo sviluppo delle persone. Questo discorso fa pensare al concetto di personalizzazione del processo educativo che poi è l'elemento cardine. Devo capire come educatore perché scelgo una, metodica e che esito evolutivi avrà. Quindi effettuare un'azione che parte dal piano esplicativo a quello implicativo per passare a quello applicativo. (La cosa che ho studiato a cosa serve per le persone che incontrerò?)
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Dettagli appunto:
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Autore:
Salvatore Galluzzo
[Visita la sua tesi: "Dagli incontri fisici agli incontri virtuali: l'evoluzione dei legami sociali mediata dai social network"]
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Scienze dell'Educazione
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