Ascetismo della pubertà
A volte nel periodo della pubertà si alterna un antagonismo nei riguardi degli istinti e questo assomiglia meno ai sintomi di una malattia nevrotica che all’ascetismo dei fanatici religiosi.
Nell’analisi degli adolescenti, quando si analizza il loro rifiuto degli istinti, si nota che il punto di partenza del processo risale a quei centri della vita istintuale soggetti a certe proibizioni (es. fantasie di incesto). Gli adolescenti non si preoccupano molto della gratificazione o frustrazione di certi desideri istintuali, ma della gratificazione o frustrazione istintuale di per se stessa. I giovani che passano attraverso questa fase di ascetismo temono la qualità dei loro istinti e diffidano del godimento in genere, quindi considerano sicuro opporre ai desideri urgenti delle proibizioni rigorose: Ad un “io voglio” si oppone un “Non devi”.
Questa sfiducia dell’adolescente nei confronti dell’istinto costituisce una tendenza pericolosa perché può partire da desideri istintuali per poi estendersi ai bisogni fisici più comuni (es.evitare di proteggersi dal freddo).
Questo rifiuto degli istinti è diverso dalla rimozione poiché non ne segue alcuna soddisfazione sostitutiva:
al posto delle formazioni di compromesso si trova uno slittamento dall’ascetismo ad un eccesso istintuale, quindi ad un certo punto l’adolescente si concede tutto che prima si era proibito senza tener conto di restrizioni che vengono dall’esterno. Tali eccessi dal punto di vista analitico vengono visti come una guarigione transitoria dall’ascetismo, ma nel caso questa non abbia luogo e l’Io continua a perseguire il suo rifiuto per gli istinti si arriva ad una paralisi delle attività vitali che può essere inteso come un disturbo di tipo psicotico.
Bleuler ha coniato il termine Ambivalenza per spiegare la coesistenza di un’avversione costituzionale e di un desiderio appassionato.
Concludendo, l’ascetismo nella pubertà dovrebbe essere interpretato come una manifestazione di ostilità innata tra l’Io e gli istinti e nei periodi caratterizzati da un aumento di libido gli atteggiamenti comuni dell’Io si trasformano in veri e propri metodi di difesa.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia Clinica e Laboratorio
- Titolo del libro: L'Io e i meccanismi di difesa
- Autore del libro: A. Freud
- Editore: Martinelli
- Anno pubblicazione: 1967
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