Teorie usate come scudo contro la colpevolezza dei genitori
Le opinioni diffuse con più energia sono quelle non giuste (concordano col nostro sistema educativo), diventano dogma, per es. teoria freudiana su sessualità infantile, complesso edipico, istinto di morte. Freud nello studio sugli abusi sessuali subiti dai suoi pazienti conclude che sono semplici fantasie relative alle precoci pulsioni sessuali dei bambino, non mette in discussione i genitori (impossibile l’esistenza di tanti padri perversi). Con la teoria delle pulsioni ha arrecato all’umanità un grave danno più fondando una scuola ha istituzionalizzato la negazione della verità dandone una legittimità scientifica. La teoria delle pulsioni è stata considerata un progresso, in realtà rifiuta di guardare la verità dei maltrattamenti infantili: blocco mentale che condiziona gli psicoanalisti perché difendono l’originaria colpevolizzazione dei bambini.
Sessualità infantile freudiana è il dogma principale: curiosità e sensualità infantili, bisogno di contatto fisico e sollecitazioni mediante carezze, calore del corpo, autoerotismo. Questa non è ancora sessualità, la propensione all’accoppiamento che inizia con pubertà non è presente nel bambino; l’abuso sessuale sul bambino lascia tracce profonde più un bambino può assumere atteggiamenti “sessuali” per non perdere la simpatia dell’adulto.
Studi di Elisabeth Trube-Becker (medico legale): i delitti compiti a danno dei bambini sono il più diffuso crimine. Abuso sessuale: la letteratura specializzata dà poco peso a reati sessuali sui bambini o lo indica come responsabile (rimanda alla sessualità infantile, complesso edipico), oppure si dice che il bimbo mente (è dimostrato che non è capace di inventare ciò che on ha mai sperimentato). Il bambino ha bisogno di affetto, contatto fisico, tenerezza: non giustifica l’abuso dell’adulto.
La responsabilità è sempre dell’adulto:
- spesso la vittima è un bambino piccolo, non in condizione di esprimersi
- il bambino più grande ha paura di denunciare i fatti soprattutto se l’artefice è il padre (autorità paterna)
- la madre: facilmente tende ritrattare le accuse, per paura di rovinare la famiglia e privarsi di chi la sostenta
- se s ricorre al consiglio del medico: difficilmente considera l’abuso sessuale (scetticismo)
- se si arriva a procedimento giudiziario: il bambino è considerato poco attendibile più tendenza a giustificare l’adulto e colpevolizzare il bambino per banalizzare il delitto
- opinione diffusa: la sollecitazione a compiere il delitto è individuata nel comportamento del bambino (esercita seduzione), non autorizza all’incesto o abuso sessuale o abbandono a iniziative sessuali di solito avviate dall’adulto che deve assumersene tutta la responsabilità
- solitamente si sostiene che le istituzioni statali non sono autorizzate a intromettersi nella sfera familiare (tabù)
- convinzione che l’incesto sia raro o solo in ambienti socioeconomici bassi dove si praticano altre forme di violenza
L’incesto può protrarsi per anni e viene noto solo quando il padre si oppone a volontà della figlia adulta di lasciare la casa dei genitori.
Prostituzione infantile: principali clienti sono europei.
Lotta interna del bambino per conservare l’immagine positiva dei genitori (anche la vittima può essere incredula): idealizzazione genitori e rimozione aiutano il bambino a sopravvivere perché attribuire il male alle persone amate contraddice l’istinto naturale. Il bambino non inventa mai traumi.
Continua a leggere:
- Successivo: Studi di Leboyer
- Precedente: Il bambino cattivo: una delle favole predilette degli studiosi
Dettagli appunto:
-
Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Igiene mentale
- Docente: Chiara Marocco Muttini
- Titolo del libro: L'infanzia rimossa
- Autore del libro: Alice Miller
- Editore: Garzanti
- Anno pubblicazione: 1999
Altri appunti correlati:
- Sguardi di mamme: modalita' di crescita dell'infanzia straniera
- Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Educare al nido
- Bricolage educativi
- Psicologia sociale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Media education: cartoni animati come modelli educativi per l'infanzia
- La figura dell'educatore durante le prime tappe dello sviluppo del bambino
- La concezione del bambino nell'opera ''Diario di uno scrittore'' di F.M. Dostoevskij
- Educazione, odio interetnico, identità: la questione curda nel Sud-Est della Turchia
- Genitori tra blog e forum: riflessioni educative su genere e nuove tecnologie
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.