Classificazione degli studi epidemiologici
Prima distinzione:
- Osservazionali: il ricercatore si limita a osservare l’andamento dei fenomeni per poter trarre conclusioni. Si distinguono in: ecologici (analisi dei dati aggregati riferiti a incidenza, prevalenza, mortalità, distribuzione fattori di rischio), trasversali (indagini istantanee di intere popolazioni o campioni per valutare frequenza e distribuzione di una o più variabili), caso/controllo (selezione di soggetti malattie in cui è valutata l’esposizione ai fattori di rischio), coorte (selezione di soggetti sani esposti e non, seguiti nel tempo per valutare l’incidenza o mortalità di una o più malattie)
- Sperimentali: lo sperimentatore compie interventi diretti, manipola le condizioni di ricerca applicando strategie terapeutiche e preventive; scarsa applicazione in campo per motivi etici. Si distinguono in: sperimentazioni cliniche (valutazione di un intervento terapeutico in uno o più gruppi di pazienti affetti da una patologia), sul campo (valutazione interventi preventivi rivolti a uno o più gruppi di soggetti sani, opere s. vaccini), sulla comunità (valutazione interventi preventivi basati su approcci collettivi (per es. campagne di educazione sanitaria)
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Educazione sanitaria ed Epidemiologia
- Docente: Patrizia Lemma
- Titolo del libro: Elementi di metodologia epidemiologica
- Autore del libro: Carlo Signorelli
- Editore: SEU
- Anno pubblicazione: 2000
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