IL PIACERE DEL POTERE: L’EROTIZZAZIONE DEL DOLORE
A volte il dolore, il pericolo e le situazioni a rischio in genere sono occasioni per provare piacere. Nel modello esposto da Freud la pulsione di morte è al servizio della pulsione di vita, perché il sorgere di ogni vita è al contempo l’affermazione di un destino di morte, ma anche la pulsione di vita è al servizio della pulsione di morte, sopprimendo ad esempio vite che lasciano così posto ad altre vite, consentendo in tal modo il rinnovo continuo dell’esistente.
Quando un soggetto può controllare le fonti di pena, ecco che tale vissuto di dolore si attutisce, diventa sopportabile, si converte in quasi piacere o quanto meno sparisce in quanto dolore subito. Così il dolore intenzionalmente subito può costituire una reale esperienza di piacere, ben più complessa ancora della semplice stimolazione erogena.
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Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
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