Il vizio virtuoso di filosofare
Dopo la psicanalisi, il virtuoso è colui che impara a convivere con il vizio e a moderarlo, se questo l'annienta, o a riappacificarsi con la virtù, se questa diviene una maschera per essere accettati, benvoluti, amati e apprezzati. I vizi della virtù sono il suo mondo sotterraneo non detto; le virtù dei vizi sono invece la loro maggiore autenticità esibita. Ciò che è certo è che nessuno è più del tutto responsabile delle sue azioni. Ci sono sempre altre cause, altri motivi, che ci fanno essere gli uni o gli altri.
Psicanalisi e oltre, nel ritorno al soggetto. Le correnti psicanalitiche hanno deposto vizi e virtù dai tabernacoli della perfezione o delle soglie dell'inferno garantendo loro prima o poi una soluzione. Infatti, ogni manifestazione dell'essere è giustificabile in base alla sostanziale innocenza della natura umana, dal fatto che le colpe sono di riflesso addebitabili l'individuo, in tal modo mai responsabile di sé.
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