Le eredità della famiglia di origine
Le eredità della famiglia di origine
Nella famiglia di origine si esercitano certi modi di relazionarsi sia con se stessi, sia con il mondo esterno. Alcuni di questi comportamenti ci vengono trasmessi dai genitori o dalla cultura nella quale viviamo: la paura della nostra sessualità, l’abitudine a rinchiuderci nel nostro dolore, a evitare i conflitti per timore della violenza, il sentimento di essere responsabili di tutta la famiglia perché i nostri genitori non lo sanno essere, eccetera.
Altri ce li siamo imposti da soli perché ci siamo adattati e abbiamo fatto del nostro meglio per collaborare.
Il fatto è che abbiamo imparato ad assumere questa forma di atteggiamento interiore ed esteriore perché credevamo fosse l’unico modo di ottenere l’amore dei nostri genitori e l’accettazione di chi ci stava intorno. Quando creiamo una nuova famiglia trasferiamo in essa questi stessi atteggiamenti, perché fanno parte del nostro modo di amare e di sentirci importanti per gli altri.
Ma le cose cambiano, e il nostro comportamento, che forse era adeguato in certe circostanze, adesso non ha più motivo di esistere perché la situazione non è più la stessa. L’identità non è qualcosa di fisso e immutabile; cambia nell’interazione con le persone che per noi sono importanti.
È indispensabile riflettere sulla propria situazione e mostrarsi pronti al dialogo per poter scoprire se ha un senso modificare la propria intima valutazione dei diversi ambiti dell’esistenza, in relazione a se stessi, al partner e alla comunità (in questo ordine).
Se si vuole vivere un rapporto di coppia che si proponga come obiettivo la pari dignità e in cui i ruoli non siano stabiliti in anticipo, è indispensabile seguire un percorso di crescita personale.
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