Il grande gruppo misto in adolescenza
Sono i messaggi lanciati tra maschi e femmine (giochi di sguardo, telefonate, lettere, sms...) quelli che rivelano come siano maturi i tempi per la formazione di un grande gruppo misto, un gruppo di amici che nel linguaggio degli adolescenti viene spesso definito la ‘compagnia’. Si tratta di gruppi informali, spontanei a cui aderiscono molti adolescenti, anche coloro che continuano a frequentare gruppi formali, organizzati e gestiti dagli adulti (per esempio, gruppi scout, o gruppi sportivi in prevalenza da parte dei maschi, e gruppi parrocchiali soprattutto da parte delle femmine).
Sul piano del funzionamento, il gruppo spontaneo è caratterizzato da un elevato bisogno di solidarietà che si esprime attraverso un’intensa attività comunicativa. La frequentazione in forma continuativa della compagnia di amici è un elemento necessario per una buona identificazione del singolo con il proprio gruppo. E la somma delle microesperienze quotidiane che costituisce il tessuto connettivo del gruppo, che gli fornisce coesione.
L’importanza, nel processo di costruzione dell’identità, del grande gruppo adolescenziale è unanimemente riconosciuta, anche se tra gli adulti genitori non è rara una certa diffidenza nei confronti dei gruppi a formazione spontanea, che come tali sfuggono alloro controllo e sono vissuti come potenziale fonte di devianza per i propri figli.
L’appartenere ad una compagnia è importante perché consente, di fatto, la realizzazione di diversi obiettivi:
riorganizzazione del sistema di sé. Nel progressivo sforzo di emancipazione dalle figure adulte, in primis i propri genitori, la vita di gruppo favorisce la riorganizzazione del sistema di sé;
conoscenza di sé e degli altri. Vi è in adolescenza una curiosità particolare per i coetanei, soprattutto dell’altro sesso, la cui conoscenza può avvenire solo grazie alla frequentazione e alla condivisione d’interessi e scopi;
apprendimento di comportamenti e atteggiamenti. L’appartenenza al gruppo permette di sperimentare nuove modalità comportamentali che vengono apprese solo stando nel gruppo e partecipando attivamente all’elaborazione dei suoi progetti;
costruzione di legami sentimentali: la possibilità d’interagire con soggetti dell’altro sesso, iniziando a conoscerli sotto diverse angolature, favorisce l’interesse e l’innamoramento in una ‘situazione protetta’. Il gruppo, infatti, è pronto a intervenire laddove le tensioni emotive tra le coppie che iniziano a formarsi divengono troppo forti.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia dell'educazione
- Docente: Ilaria Grazzani Gavazzi
- Titolo del libro: Adolescenza e compiti di sviluppo
- Autore del libro: E. Confalonieri, I. Grazzani Gavazzi
- Editore: Unicopli
- Anno pubblicazione: 2002
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