Cosa fa vergognare gli adolescenti
Per quanto riguarda gli antecedenti situazionali della vergogna, nn elevato numero di partecipanti ha poi riportato di vergognarsi soprattutto quando qualcuno ride di loro o esprime giudizi negativi sul loro conto, soprattutto se ciò avviene davanti ad altri. Questo è in parte spiegabile alla luce dell’elevata importanza che ha per gli adolescenti il fatto di essere accettati dal gruppo, essere apprezzati, riconoscersi in un’immagine positiva che gli altri hanno di loro. Si tratta, cioè, di una reazione dovuta al fatto che la così tanto aspirata desiderabilità sociale viene meno.
Forse in adolescenza non si riesce ancora a distinguere sistematicamente la vergogna dall’imbarazzo.
Rispetto agli antecedenti situazionali, sono emerse differenze significative in funzione dell’età, nella direzione di una maggiore presenza nei quattordicenni di situazioni in cui vi è vergogna per aver fatto o detto qualcosa di inappropriato e inopportuno davanti ad altre persone, mentre diciottenni si sono concentrati per lo più su episodi in cui sono stati oggetto di derisione, di presa in giro e di giudizio negativo da parte di altre persone (specialmente se coetanee).
Sembra dunque che con l’età ci si sposti dal provare vergogna in seguito all’essere smascherati, colti sul fatto, al vergognarsi perché viene compromessa la propria immagine sociale a causa del giudizio negativo formulato da altre persone sul proprio conto.
Per quanto riguarda, invece, il confronto di genere, sebbene non emergano differenze statisticamente significative si e registrata una maggiore tendenza delle ragazze rispetto ai ragazzi a raccontare situazioni in cui hanno provato vergogna per essersi messe a nudo con qualcuno confidando i propri segreti, pensieri più intimi e debolezze.
La capacità di mentalizzazione dell’emozione di vergogna cresce con l’età. Infatti mentre il numero di predicati comportamentali utilizzati dai ragazzi rimane pressoché invariato fra prima e tarda adolescenza, aumenta, in modo significativo, il numero di predicati mentali.
Per quanto riguarda le differenze di genere, il volume delle narrazioni delle ragazze è significativamente maggiore di quello dei ragazzi. Inoltre, le adolescenti femmine utilizzano molti più predicati mentali rispetto ai maschi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia dell'educazione
- Docente: Ilaria Grazzani Gavazzi
- Titolo del libro: Adolescenza e compiti di sviluppo
- Autore del libro: E. Confalonieri, I. Grazzani Gavazzi
- Editore: Unicopli
- Anno pubblicazione: 2002
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