Obiettivi di revisione: Obiettivo generale e obiettivi particolari
Obiettivo generale: determinare che le rimanenze di MP, SL, PF, che caratterizzano il ciclo stesso da un lato e il costo del venduto dall’altro lato siano rappresentativi o per meglio dire siano rappresentati in maniera corretta e veritiera nel bilancio di esercizio.
L’obiettivo generale si divide in 5 obiettivi particolari che consistono nella verifica e nella corretta rilevazione e rappresentazione:
3. Della consegna dei beni e della vendita dei prodotti finiti → FASE DI INTERIM AUDIT ed è tipica anche del ciclo vendite.
4. Delle quantità fisicamente presenti in magazzino → FASE DI FINAL AUDIT ed è tipica del ciclo magazzino/ trasformazione.
5. Del valore dei beni fisicamente presenti in magazzino aggregati e suddivisi per tipologia (MP, merci, beni, SL, PF) → FASE DI FINAL AUDIT ed è tipica del ciclo magazzino.
Nel perseguire questi obiettivi il revisore deve tener conto che questo ciclo è un legante degli altri cicli e quindi deve sfruttare la capacità del ciclo magazzino di essere un legante tra i cicli di scambio predisponendo opportune verifiche di coerenza. Le verifiche di coerenza sono tanto più significative quanto maggiore è il dettaglio dei dati a disposizione del revisore.
• Disposizione delle aree di giacenza ovvero si va a vedere se la disposizione logistica è adeguata, se c’è un’adeguata protezione fisica, se ci sono dei responsabili di area.
• I prelievi o versamenti: se c’è una corretta identificazione del prelievo o del versamento, se ci sono adeguate autorizzazioni per svolgere queste attività di prelievo o versamento, attività di rilevazione di scarti e sfridi.
• Spedizioni: per il fatto che ci siano dei riscontri della merce da spedire con la documentazione con la documentazione che autorizza l’uscita della merce, se c’è una corretta emissione dei documenti di spedizione, se la merce viene inoltrata al cliente in maniera tempestiva, se esistono delle segnalazioni agli uffici amministrativi della registrazione della merce presso terzi.
• La rilevazione contabile delle movimentazioni ovvero si verifica se le registrazioni sono tempestive, se ci sono dei controlli del livello delle giacenze e per esempio si va a vedere se è facile acquisire informazioni per la determinazione dei costi di produzione e del valore delle rimanenze e vengono svolte delle analisi delle differenze tra il dato fisico e quello contabile.
3. Svolge verifiche di coerenza che sono correlate a valori patrimoniali e reddituali connessi al ciclo di trasformazione.
4. Il revisore pianifica il rischio di individuazione (DR) e definire il limite di significatività per quanto riguarda le rimanenze.
‣ del costo del venduto rapportandolo come % rispetto alle vendite;
‣ valore delle rimanenze mensili;
‣ i due indicatori principali sono: l’indicatore di durata del magazzino e l’indicatore di rotazione del magazzino: ovvero quanto i beni permangono in giacenza e in che modalità avviene la rotazione dei beni nel magazzino.
‣ Un altro indicatore che viene visionato riguarda lo scostamento dei costi di produzione a valori standard che sono quelli tipicamente assunti nella formulazione dei budget → solitamente c’è uno scostamento tra costo standard e costo effettivo. È importante vedere se c’è questo scostamento.
→ tutti questi sono es. di correlazione economico – finanziaria, ma ce ne sono anche altri.
‣ Durata media del ciclo di produzione;
‣ Quantità che sono prodotte e le quantità vendute;
‣ Mix di prodotti;
‣ Prezzo medio;
‣ Statistiche di controllo della qualità;
‣ Numero dei resi e/o dei reclami che provengono dal cliente.
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Dettagli appunto:
- Autore: Mattia Fontana
- Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
- Facoltà: Economia
- Corso: Amministrazione Controllo e Professione
- Esame: Revisione aziendale avanzato
- Docente: Chiara Grechi
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