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Disturbo da Dismorfismo Corporeo (Dismorfofobia)


A. Preoccupazione di avere un difetto o un’alterazione relativamente all’aspetto fisico, non osservabile o solo poco evidente dalle altre persone.

B. Ad un certo punto durante il corso della malattia, l'individuo ha comportamenti ripetitivi (ad esempio: si controlla allo specchio, toelettatura eccessiva, la raccolta della pelle, cercare rassicutazioni) o azioni mentali (ad esempio: confrontando il suo aspetto con quello degli altri) in risposta alle preoccupazioni circa il aspetto fisico.

C. La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento.

D. La preoccupazione per l'aspetto non è meglio spiegata da preoccupazioni per il grasso corporeo o il peso in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare.

Specificare se:

- Con dismorfia muscolare: L'individuo è preoccupato e con l'idea che la sua configurazione del corpo è troppo piccola o non sufficientemente muscolosa.
Questa specificazione è usata anche se l'individuo si preoccupa di altre zone del corpo, che è spesso il caso.

Specificare se:
- Indicare il grado di insight del soggetto in merito il suo disturbo da dismorfico corporeo (ad esempio: "Mi vedo brutta " o "Mi vedo deformata").

• Ottimo o buono insight: L'individuo riconosce che le credenze sono sicuramente o probabilmente non realistiche
• Con scarso insight: L'individuo pensa che credenze sono probabilmente vere.
• Con assenti insight/idee deliranti: L'individuo è del tutto convinto che le sue credenze sono vere.

Preoccupazione di avere un difetto o un’alterazione relativamente all’aspetto fisico, non osservabile o solo poco evidente dalle altre persone.
Per chi ne soffre invece, la preoccupazione per questo supposto difetto è forte.
Ne consegue che il soggetto metta in atto comportamenti ripetiti con continui controllo allo specchio, pulizia eccessiva, escoriazioni a livello cutaneo, ricerca continua di rassicurazioni, oppure anche atti mentali, comparando ad esempio il proprio aspetto fisico alla persona che si trovano di fronte. Questi comportamenti e atti sono in risposta ai pensieri ripetitivi.

Se la preoccupazione causa disagio significativo clinico o compromissione sociale e lavorativa, allora sono sintomi ascrivibili a questo quadro. Questa preoccupazione non è spiegabile con altri quadri diagnostici, per esempio disturbi dell’alimentazione in cui ci sono preoccupazioni per il grasso o il peso. In più ci sono altre persone in cui la persistente preoccupazione principale è relativa alla muscolatura (in questo caso c’è specificità).

Diagnosi differenziale

Disturbo da dismorfismo corporeo:
• Importante differenziare il disturbo da una situazione di preoccupazione che può rientrare nella normalità all'interno di una situazione da abuso di sostanze, altre malattie ecc.
• Disturbi psicotici: Credenze ‘deliranti’ relativamente all’aspetto fisico con insight scarso sono classificati con disturbo da dimorfismo con insght basso e non come disturbo psicotico.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DIFFERENZIALE di Veronica Rossi
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