Disturbo OCD (Ossessivo Compulsivo)
• La sintomatologia esordisce in età precoce
• Può rappresentare un unico sottogruppo: 50 - 60% la sintomatologia inizia prima dei 18 anni
• Nel 40 percento dei casi decorso cronico
• È il disturbo più prevalente dopo la depressione
• Ossessioni o compulsioni
• Il bambino non sempre le riconosce come eccessive e irragionevoli
• Nella maggior parte dei casi esordisce nell'adolescenza o prima età adulta
• Può essere preceduto da altri disturbi d'ansia, può essere accompagnato da sintomi depressivi anche se di solito la depressione insorge dopo.
Epidemiologia:
• Incidenza fra 1 e 5 percento che può aumentare fino al 12,3% se si includono anche le manifestazioni sub cliniche
• Esordio precoce (eta media tra i 7,5 e 12,5 anni) con manifestazioni che raggiungono un picco negli 11 anni e un secondo picco nella prima età adulta
• Bambini maschi colpiti con un rapporto 3:2 rispetto alle femmine
• Caratteristiche cliniche: ossessioni compulsioni che richiedono un importante quantità di tempo
Novità DSM 5:
• uso del termine spinta al posto di compulsione
Sintomi solitamente eterogenei e si riferiscono a contaminazione, rituali privi di significato e pericolo per sé e altri, a volte manifestazioni multiple
Fenomeni più frequenti: cleaning, checking, ordering, ossessioni riguardo danni e catastrofi, contaminazione, simmetria, ossessioni con contenuti religiosi e sociali
Spesso associato con sintomi depressivi, disturbo di Tourette, pervasivi dello sviluppo, Abuso, PTDS, controllo impulsi, skin picking
Eziologia:
• Disfunzioni gangli basali (circuito cortico striato talamo corticale): aumento dei segnali glutammatergici proveniente dalla corteccia frontale con conseguente ridotta inibizione ipotalamica
• Disfunzioni serotoninergiche: anormalità neurotrasmettitoriali
• Disfunzione neuroimmune: malattia infettiva PANDAS
Ambiente familiare:
• Stile genitoriale rifiutante
• Psicopatologia dei genitori
• Risposta dei genitori ai sintomi del figlio “family accomodation”
• Tratti di personalità DOC (perfezionismo, rigidità, preoccupazione eccessiva per i dettagli, accumulo)
Assessment:
• Strumenti autovalutativi: LOI-CV, MOCI, CAC
• Terapia combinata (antidepressivi + cbt) casi gravi quando la farmacologica da sola è inconsistente
• Psicoterapia (CBT, tecnica ERP) protocollo standard March e Mulle (trattamento di 1° scelta)
La CBT, e in particolare la tecnica comportamentale ERP, è il primo approccio al trattamento per il DOC anche nei bambini
Evitamento: si manifesta attraverso uno o più comportamenti compulsivi finalizzati a neutralizzare l'ansia, non permette il decadimento della risposta fisiologia spontanea di paura, funge da rinforzo negativo, le compulsioni mantengono il disturbo in quanto termina l'esposizione.
Obiettivo della terapia: fare un modo che il paziente apprenda che le emozioni spiacevoli evocate diventano via via più deboli a mano a mano dell'esposizione
La CBT con la tecnica dell'ERP rispetto alla farmacoterapia ha un efficacia che si mantiene anche al follow-up con benefici sulla sintomatologia osservabili.
I pazienti più giovani rispondono bene alla CBT e hanno maggiori possibilità di recuperare un funzionamento non disabilitante: i bambini e adolescenti sono più malleabili rispetto agli adulti, spendono meno tempo degli adulti ad arricchire le proprie convinzioni ossessive e, infine, i sistemi familiari di tipo supportivo possono fornire un incoraggiamento
CBT CON ERP quindi superiore al farmaco anche perchè bisogna considerare che gli SSRI hanno effetti collaterali
• RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA
In un trial recente (Beidel et al., 2007), adolescenti con Fobia Sociale trattati con terapia dell’esposizione o SSRI stavano significativamente meglio del gruppo placebo.
La terapia comportamentale era nettamente superiore al farmaco e migliorava le competenze sociali, anche senza ristrutturazione cognitiva
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Dettagli appunto:
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Autore:
Veronica Rossi
[Visita la sua tesi: "Isterectomia, ovariectomia e mastectomia: conseguenze psicologiche, sessuali, sociali e strategie d'intervento"]
[Visita la sua tesi: "La discriminazione linguistica nelle relazioni intergruppi"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicopatologia dell'età evolutiva
- Docente: Carlotta Belaise
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