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Principali sistemi diagnostici in Psichiatria


Nel 1952 l’ A.P.A. (American Psychiatric Association) pubblicò negli Stati Uniti la prima versione del DSM, alla quale, negli anni successivi, seguirono diverse edizioni e revisioni.
Il DSM viene definito dagli autori come un sistema ateorico, sviluppato per fini clinici e di ricerca, che propone una diagnosi di tipo descrittivo- fenomenologico, raggruppando in categorie distinte le diverse condizioni patologiche. Il sistema si articola in 5 assi.

Asse I: Disturbi e sindromi cliniche
Asse II: Disturbi di Personalità e Ritardo Mentale
Asse III: Condizioni mediche generali
Asse IV: Problemi Psicosociali e ambientali
Asse V: Valutazione globale del funzionamento.

I quadri morbosi vengono definiti dalla presenza/assenza di segni e sintomi, che più frequentemente si associano in una determinata sindrome.
Un disturbo di personalità, a sua volta, è definito come un pattern duraturo di esperienza interna o comportamento che si discosta notevolmente dalla cultura cui l’individuo appartiene. La diagnosi effettuata secondo i criteri del DSM-IV è una diagnosi classificatoria.
Oltre al DSM esiste un altro sistema nosologico internazionale, l’ International Classification of Disease (ICD) a cura della World Health Organization (WHO). Il sistema ICD-10 indica delle linee guida flessibili per la diagnosi,m piuttosto che fornire dei criteri specifici e operazionalizzati.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DELL'ADOLESCENZA di Antonino Cascione
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