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Motivazioni secondarie

Motivazioni secondarie


McClelland (1985)
Si individuano 3 costellazioni di motivazioni secondarie o psicologiche:
1) La motivazione al successo
2) La motivazione al potere -> desiderio di dominare e influenzare le altre persone (desiderio di dominare e influenzare gli altri)
3) La motivazione alla affiliazione (che comprende l'attaccamento)
Motivazione all'Appartenenza -> ricerca dell'aggregazione ad un gruppo del quale ci si sente membri.

Il senso di autoefficacia


Per Dweck -> gli scopi possono essere ricondotti a 2 classi principali: Prestazione e Apprendimento
Quando un individuo è motivato da scopi di performance, una prestazione insufficiente viene percepita come un fallimento e ciò lo spinge ad abbandonare.
Quando invece è motivato da scopi di apprendimento, un fallimento viene percepito come un'informazione di cui tenere conto e come una sfida in più.

-Autoefficacia = tendenza a realizzare azioni che ci danno gratificazioni
-Bandura = l'autoefficacia si sviluppa con l'esperienza di acquisire nuove abilità e superare gli ostacoli; anche qualche insuccesso è necessario altrimenti si tende a aspettarsi sempre risultati positivi

- Il senso di autoefficacia ha degli effetti su:
Processi cognitivi -> stabilire obiettivi
Autoregolazione delle motivazioni -> determina aspettative
Processi di scelta -> quali attività sceglieremo
Processi emotivi -> maggiore autoefficacia, maggiore controllo e determinazione nell'affrontare situazioni stressanti

Autoefficacia = valutazione della propria capacità in relazione ad un compito preciso; è VARIABILE
Autostima = giudizio di valore GLOBALE su se stessi

Tratto da PSICOLOGIA GENERALE di Giulia Coltelli
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