Fairbairn
Scozzese di Edimburgo che si occupa soprattutto di bambini abusati e schizoidi. In particolare Fairbairn vuole comprendere come mai i bambini si attaccano e difendono i genitori abusanti (è un problema clinico) --> Bambini abusati preferiscono considerare se stessi come cattivi e i genitori come buoni --> Se si dovesse riconoscere che il genitore è cattivo, allora vivrebbe in un universo senza speranza --> Se il persecutore è invece buono ed il bambino è cattivo, allora il bambino potrebbe migliorare, diventare buono --> questa è una situazione di cattiveria condizionale: il bambino soddisfa la condizione di essere cattivo e quindi merita il cattivo. Se Invece il bambino dovesse riconoscere che il genitore è cattivo, indipendentemente dal comportamento del bambino, non ci sarebbe speranza, e questa sarebbe una situazione di cattiveria incondizionale.
«Il bambino si dice: Se non posso essere buono, il male diventerà il mio buono». "È meglio essere peccatore in un mondo guidato da Dio che vivere in un mondo guidato dal diavolo".
Dalle pulsioni agli oggetti
Per Freud l'Es è la sorgente dell'energia psichica --> L'Io e il Super-io usano questa energia. Per Fairbairn questa è una visione ottocentesca, in cui l'universo è un agglomerato di "particelle inerti, immutabili e indivisibili, a cui viene impresso il moto da una quantità fisica di energia, separata dalle particelle stesse" Quindi Fairbairn riformula tale concetto e ritiene che l'energia equivale alla struttura (in Freud si avevano delle strutture psichiche, Io e Super Io, e poi l'Es che era il serbatoio dell'energia da cui esse attingono, quindi si ha la separazione tra strutture ed energia. Fairbairn invece dice che le strutture sono già energia, quindi non c'è bisogno di pensare che l'Io dipende dall'es, ma l'Io ha una sua energia) --> L'Io possiede energia (→ Psicologia dell'Io) e tale energia è direzionata verso gli oggetti. Il comportamento umano in questo modo è motivato non dal piacere, ma dalla ricerca ed il mantenimento di relazioni con altri (gli oggetti). "Il materiale clinico su cui si basa questa ipotesi può essere sintetizzato nel grido di protesta di un paziente, che suona così: 'voi parlate sempre della mia ricerca di soddisfare questo e quel desiderio, ma quello che io voglio davvero è un padre".
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Dettagli appunto:
- Autore: Mariasole Genovesi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia dinamica
- Docente: Angela Tagini
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