Cosa cambia nel corso dello sviluppo?
FASE PRENATALE: prima della nascita, l’embrione e poi il feto si muovono continuamente (e molti dei movimenti fetali sono identici a quelli osservabili nel neonato, e molto simili a quelli presenti nell’adulto). Le dimensioni del corpo cambiano moltissimo durante la gravidanza, e tali cambiamenti sono molto rapidi —> embrione e poi feto hanno una velocità di crescita che può raggiungere i 2 mm al giorno. L’idea tradizionale è che nel corso della gravidanza lo sviluppo fosse guidato esclusivamente dal patrimonio genetico. Prima inoltre si pensava che l’ambiente intrauterino avesse influenza sul feto solo in senso negativo (esempio: il farmaco talamodide veniva somministrato contro la nausea, pero poi si è scoperto che aveva effetti negativi sul feto), e non veniva riconosciuto alcun ruolo all’attività prodotta dall’organismo come possibile causa o fattore dello sviluppo. Oggi invece si sa che l’attività del feto ha un impatto molto importante sul suo sviluppo, e tutte le volte in cui questa attività motoria è repressa ne conseguono gravi deficit. Ad esempio: quando la madre assume alcool, i movimenti del bambino sono rallentati, e ciò produce problematiche. I movimenti fetali sono influenzati anche dall’ambiente in cui trova il feto, molto diverso da quello in cui si troverà dopo la nascita
—> l’ambiente è costituito dal liquido amniotico, che garantisce la fluidità e la grazia dei movimenti fetali. Un’altra caratteristica che si è notata in questi anni è che vi sono differenze individuali, in parte determinate dall’ambiente: vi sarebbe una relazione tra stress materno e sviluppo prenatale
—> la relazione è una curva a campana, la stessa della relazione tra performance e livello di stress (la performance è ottimale quando l’attivazione è a un livello intermedio, non troppo basso né troppo alto). Quando la mamma è molto stressata o molto deattivata allora l’attività motoria fetale è molto basso, quando invece l’arousal materno è intermedio, l’attività motoria del feto è a un livello ottimale. Un’altra caratteristica dei movimenti fetali, è che essi non sono solo reattivi in risposta a una stimolazione, ma essi sono spontanei (non vuol dire volontari), cioè il sistema nervoso possiede generatori di movimento spontaneo.
Quali sono i movimenti che si possono osservare?
- Il primo movimento è il battito cardiaco —> le fibre del cuore si contraggono anche quando non è ancora innervato, ma è immerso in una soluzione salina, come è il liquido amniotico
- Startle: è il movimento che tutti noi facciamo quando sentiamo un suono forte e improvviso. Esso è presente anche nel feto
- Si va dallo sviluppo di movimenti generali (che coinvolgono tutto il feto), a movimenti che diventano sempre più specifici (ad esempio movimento di un solo arto)
- Singhiozzo: spasmodica contrazione e brusco movimento del diaframma, che dura circa un secondo e si ripete rapidamente
- Movimenti respiratori: il feto non respira, però comunque durante la gravidanza esercita i movimenti del diaframma su e giù, questo perché appena nasce deve saper respirare, quindi i movimenti di respirazione sono presente già nel feto, perché cosi questo meccanismo è pronto e funzionale fin da subito alla nascita.
- Rotazione fetale: serve a far sì che il feto non appoggi sempre le stesse parti a contatto con l’utero, dato che ciò potrebbe creare danni alla cute del feto (quindi assicura il benessere del feto). Inoltre serve a far sì che il feto raggiunga la giusta posizione prima del parto (la migliore è quella cefalica, con la testa verso il basso, la peggiore è podalica e si effettua cesareo). Come fa a ruotare? Muove in modo alternato gamba destra e sinistra sulla parete intrauterina e quindi si capovolge. Alla nascita questo stesso movimento si espliciterà nel riflesso di stepping, in cui la pianta dei piedi del bambino viene posta su una superficie (piuttosto che sulla parete intrauterina), si tiene il bambino per le ascelle, e ciò determina un camminamento automatico nel bambino.
- Movimenti degli occhi: prima della nascita il feto non vede nulla, però gli occhi continuano a muoversi, e questo perché così il sistema visivo sarà già attivo subito dopo la nascita
- Movimenti delle dita
- Suzione del pollice
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Dettagli appunto:
- Autore: Mariasole Genovesi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia dello sviluppo e dei processi educativi
- Esame: Psicologia dello sviluppo cognitivo
- Docente: Chiara Turati
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