Il modello delle credenze sulla salute
Il modello delle credenze sulla salute, o Health Belief Model, di Rosenstock, poi modificato da Becker e Maiman, è stato proposto per cercare di comprendere perché le persone non si sottoponevano a test per la diagnosi precoce di malattie, e per spiegare e prevedere l’adozione alle raccomandazioni preventive.
La probabilità che una persona adotti comportamenti sani, secondo questo modello, è il risultato di una valutazione congiunta del grado di minaccia associato ad una malattia, nonché dei benefici e dei costi dell’azione preventiva.
La percezione della minaccia di malattia è influenzata dalla misura in cui il soggetto si sente personalmente vulnerabile o a rischio nei confronti di una determinata malattia (percezione di vulnerabilità) e dalle credenze circa la gravità delle conseguenze associate alla malattia (percezione di gravità).
Data una certa minaccia alla salute, la probabilità di adottare un particolare comportamento preventivo dipenderà anche da quanto l’individuo ritiene che i benefici dell’azione siano superiori ai costi e alle barriere all’azione preventiva. Il modello include anche altri elementi come i fattori demografici e sociopsicologici, che agiscono come moderatori nella percezione di minaccia, e elementi induttori necessari per stimolare il comportamento.
La loro origine può essere interna (sintomi), o esterna (campagne dei mass media). Questo modello ha generato numerose ricerche, e si è rivelato utile per analizzare l’attuazione di comportamenti preventivi, ma non sembra applicabile per comportamenti complessi. La componente maggiormente dotata di potere predittivo è la percezione dei costi e degli ostacoli al comportamento, mentre quella meno predittiva è la percezione della gravità della malattia.
Alla luce di questi risultati sono state suggerite delle modifiche al modello, una di queste è proposta da King, che include le determinanti delle credenze e i processi di attribuzione causale, con i quali le persone interpretano le cause delle malattie.
Si prevede che le informazioni attribuzionali influenzino sia le spiegazioni, sia le credenze sulla salute, e che queste variabili a loro volta siano predittive del comportamento assunto da un soggetto. Numerose critiche sono state mosse al modello:
ricerche di tipo trasversale e non prospettico, non chiariscono la direzione della relazione tra credenze e comportamento;
il ruolo mediatore delle influenze socioeconomiche non è chiaro;
il modello non considera gli aspetti cognitivi, come la formazione delle intenzioni, o sociali, come l’influenza dell’approvazione degli altri sul comportamento;
l’individuo preso in considerazione è un soggetto che prende decisioni da solo, come se fosse avulso dalla società in cui vive;
il modello non distingue tra antecedenti cognitivi prossimali e distali del comportamento, come invece fanno teorie più recenti.
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Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Psicologia della Salute
- Docente: Violani
- Titolo del libro: Psicologia della salute
- Autore del libro: Zani B., Cicognani E.
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2000
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