Disturbi della condotta: definizione
Il DSM-IV li definisce come “ comportamenti ripetitivi e persistenti che violano i diritti degli altri, le norme e le regole”; l’ICD-10 li definisce meglio qualificandoli come “antisociali, aggressivi e provocatori”; ciò significa che gli atti sociali o criminali isolati non sono,di per sé, un fondamento per la diagnosi.
A tal riguardo, vengono inquadrati nell’ambito dei disturbi da “esternalizzazione” differenziandoli dal quelli “internalizzanti” che si riferiscono a stati emotivi di ritiro, inibizione, passività, ansia e depressione.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Battista
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Neuroscienze cognitive e riabilitazione psicologica
- Docente: Guidetti Vincenzo
- Titolo del libro: Manuali di Neuropsichiatria Infantile Vol I e Vol II
- Autore del libro: Vincenzo Guidetti e Federica Galli (a cura di)
- Editore: Il Mulino editore, Bologna
- Anno pubblicazione: 2005
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