Un modello di analisi e di intervento per l’empowerment individuale ed organizzativo
L’intervento per la formazione di soggetti inseriti in organizzazioni/comunità che sostengono l’empowerment dei soggetti in esse attivi, o del loro stesso sviluppo organizzativo, si riallaccia alla filosofia del modello della “ricerca-azione”. A partire da tale filosofia proponiamo di etichettare RICERCA-FORMA-AZIONE quell’approccio formativo che è da essa ispirato ed orientato. Una ricerca-azione che particolarmente si configura in senso PARTECIPATIVO.
Ogni intervento volto a formare e sviluppare soggetti autonomi, infatti, dovrà comportare il loro coinvolgimento in una forma non superficiale, critica ed interrogativa, volta a mettere in luce i loro processi di attribuzione, di valutazione, di prefigurazione del futuro. Esso dovrà attivare un processo, più o meno significativo, di RICERCA SOCIALE (analisi della domanda e dei bisogni di sviluppo, che si configura già come azione nella misura in cui produce la necessaria consapevolezza della condizione personale ed organizzativa in cui i soggetti si trovano) e di AZIONE-INTERVENTO in senso stretto (progettazione del setting e degli strumenti di realizzazione dell’iniziativa di formazione o di sviluppo organizzativo, nonché realizzazione operativa della stessa).
“Formazione” ed “organizzazione” sono entrambe declinate dal termine “azione”. Possiamo quindi formulare la tesi che “fare formazione” (e più ancora “fare sviluppo organizzativo”) equivalga ad un “organizzare”, ad “agire organizzativamente”: l’azione di “formare”, in altri termini, si identifica con alcune azioni organizzative, coincide con un insieme di funzioni organizzative prese in carico da tutti coloro che si responsabilizzano o si spendono per il mantenimento, la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo di una data “organizzazione”, qualunque essa sia, PROFIT o NO PROFIT, azienda o comunità.
L'azione di organizzare si svolge a livello di 2 sistemi » agire umano nell'organizzazione e » sistema concreto dell'organizzazione alla quale si conferisce identità come fosse una persona.
L'idea di organizzazione come organizzare è l'esercizio di funzioni che assicurano un sistema di regole che rende possibile l'azione collettiva concertata e controllata. I gesti organizzativi si esprimono in un agire volto a: stabilire il campo d'azione, definire le strategie, dividere il lavoro, attribuire ruoli e compiti, stabilire norme, selezionare e socializzare i nuovi arrivati, stabilire meccanismi gestionali, creare e mantenere nel tempo il senso di appartenenza, promuovere la cooperazione, favorire l'innovazione, patrimonializzare le competenze, gestire le resistenze.
La funzione chiave della formazione è trasmettere, consolidare, rinnovare gli apprendimenti e le competenze.
Si tratta di un intervento che riconosce i processi di azione e di decisione praticati dalla persona o dal gruppo, l'intervento indugia sul sapere pratico in possesso dei soggetti destinatari dell'intervento formativo, l'intervento esce dalla visione tradizionale di rilevare lacune e mancanze, invece considera i soggetti portatori di conoscenze, di modi di essere e di fare. Questo bagaglio è inteso come risorsa da assumere come punto di partenza
I quattro momenti del processo formativo sono analisi della domanda e dei bisogni progettazione realizzazione dell'intervento valutazione dei risultati. Questa visione processuale della formazione stabilisce la relazione tra far formazione e far organizzazione ed è anche l'esemplificazione del significato profondo dei termini organizzare e formare. Soggetto e sistema sono due facce indivisibili dell'organizzazione.
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Autore:
Ivan Ferrero
[Visita la sua tesi: "Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia di comunità
- Docente: Amerio e De Piccoli
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