L’influenza dei modelli dei mass media
I giornali esposti vicino alle casse del supermercato attraggono soprattutto per le previsioni dei medium che indicano cambiamenti climatici planetari, coppie famose che si lasceranno, crolli e inondazioni, scoperte scientifiche…
Phillips e collaboratori hanno studiato i tassi di suicidi tra gli adolescenti, successivi a notiziari o speciali delle reti televisive dedicati a casi di suicidio. Hanno riscontrato un aumento di tali casi nella settimana immediatamente successiva alle trasmissioni: quanto maggiore era l’attenzione che le maggiori reti dedicavano al suicidio, tanto più forte era l’aumento dei suicidi tra gli adolescenti.
Bandura
Gli effetti dei modelli mediatici sulla violenza e su altri comportamenti sociali sono noti da quasi quarant’anni. Fu Bandura che avviò un ampio programma di ricerca sul rapporto tra modelli televisivi e aggressività: i bambini potevano vedere attraverso uno schermo televisivo un adulto intento a picchiare una bambola di plastica con un peso alla base. Quando viene colpita la grossa bambola cade indietro per poi raddrizzarsi di colpo. I bambini avevano in seguito l’opportunità di giocare con diversi giocattoli interessanti tra cui una di queste bambole. I bambini erano portati a ripetere quello che avevano visto fare in precedenza. Quelli che erano stati esposti al modello violento erano più portati a colpire, picchiare e prendere a calci e pugni la bambola. L’esposizione a modelli aggressivi ha spinto le persone a prendere a calci una bambola, a dare la scossa a un compagno di scuola, a ingiuriare verbalmente uno straniero e a fare del male a un piccolo animale. I modelli persuadono molto più efficacemente delle parole. I bambini sono influenzati molto più da quello che il modello fa piuttosto da ciò che dice.
Effetto carro del vincitore
Dare l’impressione che tutti siano a favore del candidato, inscenando vaste adunate in presenza di una finta moltitudine di sostenitori per convincere l’elettorato ancora incerto.
Ci comportiamo come i modelli, perché siamo convinti che le ricompense ricevute da un modello per un determinato comportamento saranno anche le nostre. I modelli dei mass media sono un segno che certi comportamenti sono legittimi e appropriati. La violenza trasmessa in televisione, coniugata all’onnipresenza di videogame violenti, ai servizi giornalistici che raccontano di studenti che uccidono altri studenti insegna non solo a uccidere ma anche che uccidere può essere un modo legittimo e conveniente di risolvere un problema. Possiamo ridurre la nostra dose di modelli massmediatici violenti ma ciò non basta, dobbiamo anche attaccare la fonte delle frustrazioni offrendo ai nostri figli modi socialmente più validi per affrontare i problemi personali, insegnando l’empatia e le tecniche di risoluzione dei conflitti e facendo delle nostre scuole luoghi più ospitali attraverso un’efficace azione di contrasto del bullismo e inculcando regole di cooperazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessio Bellato
[Visita la sua tesi: "Il trattamento di gioco nei bambini con autismo"]
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Psicologia
- Titolo del libro: L'età della propaganda
- Autore del libro: Anthony Pratkanis, Elliot Aronson
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2003
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