Elenco appunti facoltà di psicologia
Ergonomia Cognitiva
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Autore:
Marco Schiralli
Corso: Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
Università: Università degli Studi di Torino
Esame: Ergonomia Cognitiva
Docente: Maurizio Tirassa
Elaborato di educazione e nuovi media
Nella prima parte dell'elaborato sono illustrate le ideologie di Joseph D. Novak: una teoria dell'educazione, gli elementi base dell'esperienza didattica, i metodi di valutazione, apprendimento significativo ed apprendimento meccanico (differenze e il contesto in cui utilizzarli), le componenti della conoscenza (fatti, concetti, proposizioni e principi), i sistemi della memoria umana, mappe concettuali, gli elementi dell'apprendimento (apprendimento di proposizioni, apprendimento situato, apprendimento concettuale e rappresentativo). Nella seconda parte verranno invece trattate le ideologie di Ausubel: la teoria dell'apprendimento per assimilazione, apprendimento significativo e meccanico, apprendimento recettivo e per scoperta, principi base per l'apprendimento significativo (assimilazione e concetti assimilatori, differenza tra assimilazione per cancellazione ed assimilazione per oblio, differenziazione progressiva, apprendimento sovraordinato, conciliazione integrativa e miglioramento qualitativo delle gerarchie concettuali ed organizzatori anticipati), creatività ed intelligenza emotiva. Nella terza parte dell'elaborato verrà trattato che cosa è un fatto secondo Riva: che cosa è un fatto, i fatti sociali (il loro potere coercitivo e differenza tra fatti sociali istituzionali e fatti sociali situati), le cybertruppe (bot e troll), la comunità di pratica (common ground). Nella quarta parte verranno trattate le ideologie di Buckingham ed il suo manifesto per la media educations: cos'è la media education, media education a scuola (storia), rischi e benefici (dibattito sulla questione: i media fanno bene o male? in termini di una dicotomia rischi-benefici), media literacy (alfabetizzazione definizione), i limiti della media literacy (principi dell'educazione alla media literacy), il contesto più ampio (fake news), diventare critici, definizione di campo (concetti chiave Media education: linguaggio, rappresentazione, produzione, pubblico), principi generali che caratterizzano la buona pratica della media education (obiettivi, pianificazione del curriculum e pedagogia), strategie didattiche (analisi del testo, analisi del contesto, case studied), la pedagogia della media education, media education e social media, dall'educazione ai media all'educazione ai nuovi media (cosa sono i nuovi media, il quadrilatero dell'educazione ai media e le sue trasformazioni, come educare ai media digitali, l'insegnante allenatore, una forma di socialità), la politica del possibile (politiche di regolamentazione governativa), apprendere i media (diventare critici, le funzioni sociali del criticismo, i giochi del linguaggio critico, acquisire la competenza del discorso critico, oltre il criticismo), la volontaria reclusione. Nella quinta parte verranno trattate le culture partecipative secondo Jenkins: i benefici della cultura partecipativa, cos'è la cultura partecipativa, le abilità nella cultura dei nuovi media, abilitare la partecipazione (spazi di affinità), perchè dobbiamo insegnare la media literacy: tre problemi di fondo. Nella sesta parte verranno trattati i concetti di identità secondo Floridi: ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione come tecnologie del sè), iperconsapevolezza di sè, natura informazionale, incorporazione (il sè come app), essere nello spazio (localizzazione vs presenza), ricordi e interazioni (puntellare il sè), percezione (lo sguardo digitiale), corpi d'informazione (la salute elettronica), l'istruzione elettronica. Nell'ultima parte si tratterà: l'avvento della cultura digitale (analogico e digitale, i nuovi media), internet e l'era della rete (nascita internet), il web 2.0 (dal web 1.0 al web 2.0 e l'economia del dono), il web 2.5 e i social network (web 2.5, come esprimiamo noi stessi sui social network), MIL e cittadinanza attiva (media literacy e democazia, challenges, democrazia 2.0: E-participation)MIL e cittadinanza attiva esempi (democazia 3.0), new media environement, new literacy (nuovi media, cambiare la scuola, il cambiamento)
Autore:
Giada Calvaruso
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Psicotecnologie e processi formativi
Docente: Alessandro Caforio
Psicologia Dinamica
La prima parte dell'elaborato tratta il costrutto dell'intersoggettività dal punto di vista delle varie teorie di riferimento (classica, psicoanalitica, approccio in seconda persona), dal punto di vista biologico, andando ad analizzarne il corrispettivo neurale (neuroni specchio, meccanismo specchio e simulazione incarnata). La seconda parte tratta il processo della maternità, analizzando in primo luogo l'archetipo inerente, l'inizio della fase della maternità (Winnicott e l'odio materno, Freud, Klein ed il concetto di coazione ad attribuire e la terapia dell'home visiting), arrivando poi ad analizzare l'attesa del bambino (Stern e il costrutto di "costellazione materna", Raphael-Leff e gli stili materni di madre facilitante, regolatrice, orientata alla reciprocità o conflittuale) e il concetto elaborato da Lebovici di bambino fantasmatico e bambino immaginario; successivamente si analizzano le rappresentazioni materne moderne individuate attraverso L'IRMAG-R, Il costrutto della mentalizzazione e di funzione riflessiva e il loro legame con la regolazione affettiva e l'attaccamento; si va ad analizzare infine il meccanismo di interpretazione interpersonale. Nella terza parte vengono analizzate principalmente le preoccupazioni materne (caregiving system, capacità di concern di Winnicott e preoccupazione primaria, evidenza empirica sul costrutto di preoccupazione primaria attraverso lo YIPTA, depressione postpartum e maternity blues). Nella quarta parte si analizza invece il costrutto di cogenitorialità durante la gravidanza e nel periodo postnatale attraverso le varie teorie di riferimento (Mchale, Van Egeren e Hawkins, Von Klitzing e Burgin); viene poi preso in esame il ruolo dell'ecografia 3D e 4D in riferimento alla cogenitorialità. Nella quinta parte si analizzano invece le basi neurobiologiche della maternità (ossitocina e cortisolo, il volto del bambino come stimolo affettivo, empatia materna e sistema dei neuroni specchio). Nella sesta parte si analizza invece la matrice primaria dell'intersoggettività, prendendo in esame il costrutto di conoscenza relazionale implicita (Stern), agency e mutua regolazione tra caregiver e bambino, i concetti di Match, Mismatch e scacco interattivo ed infine la teoria dell'attaccamento (sviluppi recenti, tipi di attaccamento, la costruzione del legame, modelli operativi interni, adult attachment interview) e l'intersoggettività secondaria e l'attenzione condivisa. La penultima parte tratta invece le conseguenze dello stress genitoriale nel bambino (i meccanismi di trasmissione dello stress prenatale, stress e rischio nello sviluppo infantile, maltrattamento, resilienza). Infine vengono trattati i sistemi motivazionali principalmente dal punto di vista di Lichtenberg (sistema di attaccamento, esplorativo, avversivo, sensuale), le emozioni nel contesto interazionale, le dinamiche dell'adolescenza, il concetto di trauma, il concetto di sè (Stern) e concezione della mente nella teoria Freudiana (1 e 2 topica, processo primario e secondario).
Autore:
Giada Calvaruso
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Psicologia Dinamica
Docente: Luca Cerniglia
Teorie e Metodi della Psicologia Sociale
Negli appunti si trovano argomenti relativi alla disciplina psicologia sociale, tra i quali, la definizione della stessa, i suoi metodi di indagine. Troviamo inoltre la cognizione sociale, gli schemi, la percezione sociale e le relative teorie. Si incontra inoltre il sé, lo schema del sé, l'autostima e la motivazione del sè (con relative teorie). Si parla poi di atteggiamenti, la loro definizione, il loro ruolo, il loro cambiamento e la loro relazione con il comportamento (atteggiamento e comportamento sono due cose diverse) con le relative teorie a loro annesse. Infine si affrontano i concetti di stereotipo e pregiudizio: cosa sono, le loro differenze e le tipologie e si conclude con l'aggressività.
Autore:
Sofia Tadiello
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Teorie e Metodi della Psicologia Sociale
Docente: Bianca La Gioia
Psicologia del Lavoro
Negli appunti si procede tramite definizione di psicologia del lavoro dell'autore Chimel, si procede poi con i campi di indagine della stessa disciplina, dei livelli di analisi della condotta, di job e task analysis e i metodi annessi. Si procede con i metodi di indagine della psicologia del lavoro e i relativi errori annessi alla valutazione. Si parla di valori, significati e funzioni del lavoro in relazione alla prospettive dei diversi autori. Ci si concentra poi sui concetti di socializzazione e delle sue diverse fasi che si concludono con gli esiti del processo suddetto e motivazione facendo riferimento alle diverse teorie che possono essere classificate secondo due approcci di autori diversi. Si parla di:
• leadership (ruolo e potere) e delle teorie annesse
• competenze professionali, della loro applicazione e della valutazione delle stesse (con errori di valutazione e concetto di efficacia ed efficienza)
• benessere e malessere dell'organizzazione con i relativi indici e due malattie professionali.
Infine si affronteranno i temi di clima e cultura, di sviluppo organizzativo, del cambiamento e della consulenza organizzativa ed infine dei metodi per produrre cambiamento e quindi sviluppo organizzativo quali: tutoring, counseling, coaching e team building.
Autore:
Sofia Tadiello
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Psicologia del Lavoro
Docente: Mariangela Cersosimo
Psicologia dello Sviluppo
Negli appunti si individua un'introduzione alla disciplina ossia alla psicologia dello sviluppo, alle sue origini storiche e ai suoi approcci teorici. Si parla poi di ecologia dello sviluppo in riferimento alla teoria di Lewin e al suo concetto di campo e alla teoria ecologica di Bronfenbrenner. Si introducono poi i metodi di indagine e di ricerca della psicologia dello sviluppo in rifermento ai disegni di ricerca longitudinali e trasversali e a tutti i metodi, dalla sperimentazione al colloquio clinico (principale strumento usato da Piaget), che si possono implementare nelle ricerche della psicologia dello sviluppo. Si parla poi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget, della sua concezione di intelligenza (in riferimento ai processi di assimilazione e accomodamento cognitivo), delle proprietà e degli stadi di sviluppo cognitivo spiegati dallo stesso autore. Si introducono anche le prospettive di: Vigotskij (zona sviluppo prossimale, artefatti culturali), Bruner e dell'approccio HIP alla spiegazione dello sviluppo cognitivo. Successivamente si parla dello sviluppo di un processo cognitivo nello specifico ossia del linguaggio. Si parla delle teorie che spiegano la comparsa del linguaggio, delle proprietà del linguaggio che lo rendono unico da altri sistemi di comunicazione (creatività e arbitrarietà), degli ambiti della linguistica (scienza descrittiva delle lingue storico-naturali), delle fasi che accompagnano tutto lo sviluppo linguistico. Si introducono poi gli strumenti di valutazione e potenziamento linguistico. Oltre allo sviluppo del linguaggio si parla infine dello sviluppo sociale ed emotivo/affettivo con tutte le teorie annesse e connesse.
Autore:
Sofia Tadiello
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Psicologia dello Sviluppo
Docente: Micaela Capobianco
Sociologia generale
Negli appunti troverete la definizione e lo scopo della sociologia, insieme alle sue origini storiche (Comte, rivoluzione scientifica, industriale e francese); i due livelli in cui si stanza la sociologia: macrosociologia con i vari autori al suo interno (funzionalismo ) e microsociologia con i vari autori al suo interno (interazionismo simbolico e fenomenologia); verrà poi trattata la cultura, con la sua definizione scientifica, le sue caratteristiche e componenti; la socializzazione (definizione e i due livelli in cui si stanzia: socializzazione primaria e secondaria) e i vari agenti di socializzazione; i livelli della struttura sociale, dove verrà trattata la definizione di quest’ultima, le varie prospettive teoriche a riguardo (Parsons, Weber e Marx) e le sue componenti (concetto di ruolo e il ruolo secondo Parsons, status, società e istituzione); di seguito si tratterà il gruppo (gruppi primari e secondari); infine viene trattato il concetto di famiglia, con una sua definizione, i tipi di famiglia, le caratteristiche strutturali della famiglia e le varie teorizzazioni a riguardo.
Autore:
Giada Calvaruso
Corso: Psicologia
Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
Esame: Sociologia generale
Docente: Letizia Fazio