Capitale umano come crescita economica
Il capitale umano è considerato come un fattore fondamentale di crescita economica. Gli studiosi hanno fatto ricorso ad un indicatore di base che rivela però solo uno degli aspetti della dotazione di capitale umano: gli stock di istruzione, come la % di popolazione istruita, la % di alfabetismo ecc..
Ma lo stock di istruzione da solo non può stabilire l'impatto del capitale umano sulla crescita economica. L'impatto non è dipeso solo dalla qualità e quantità e tipo di risorse umane, ma anche da altri fattori quali l'adeguamento dell'offerta di istruzione alla domanda di lavoro, il livello di occupazione degli individui + qualificati, il livello di job satisfaction, la capacità di una società di attirare professionalità dall'esterno (livello di migrazione).
DISPARITA' REGIONALI NELL'UE: la distribuzione della ricchezza e dello sviluppo non è uniforme nell'UE, che si caratterizza fin dalla sua nascita per le disparità regionali.
Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a una convergenza nazionale e una divergenza tra le regioni.
Gli studi hanno considerato la media del Pil pro capite nel 94 e la sua crescita tra il 94 e il 2000. E' venuta fuori una classifica di 4 regioni:
REGIONI CATCHING UP: regioni con un pil pro capite iniziale basso rispetto alla media nazionale, ma con una maggiore performance economica rispetto alla media (arcipelaghi portoghesi, e zone dell'ovest Francia).
REGIONI VINCENTI: regioni con un pil pro capite + elevato rispetto alla media nazionale e un alto tasso di crescita economica (Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano).
REGIONI PERDENTI: regioni con un + basso livello di pil pro capite rispetto alla media nazionale e un tasso basso di crescita (Calabria, Campania, Sicilia).
REGIONI RITARDATARIE: regioni con un pil + alto rispetto alla media, ma un basso tasso di crescita.
Le regioni vincenti hanno un migliore stock di popolazione istruita rispetto alle altre regioni, nelle regioni catching up e perdenti è basso, le regioni ridardatarie presentano uno stock nella media.
In relazione alla migrazione, le regioni vincenti e ridardatarie hanno un flusso migratorio + elevato rispetto a quelle + povere e riescono ad attrarre al loro interno un tipo di migrazione altamente qualificata (anche se non collegata al lavoro svolto). Le regioni catching up tendono ad attirare lavoratori istruiti da altre aree e lavoratori specializzati e una migrazione legata al tipo di lavoro svolto.
Le regioni ritardatarie presentano carenza di lavoratori specializzati e con alta formazione.
Gli studi + recenti hanno dimostrato l'importanza dell'istruzione nel potenziale economico di una regione.
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Autore:
Alessandro Remigio
[Visita la sua tesi: "L'offerta fuori sede di strumenti finanziari"]
[Visita la sua tesi: "Valore delle merci e diritti di licenza"]
- Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
- Facoltà: Economia
- Docente: Prof. Giuseppe Mauro
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