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La rendita fondiaria nell'Ancien Régime – Guy Palmade


Carica di significato economico, la rendita fondiaria conferiva ai suoi beneficiari assai più che un utile economico. Nella mentalità collettiva del tempo, essa era sempre associata alle idee di sicurezza, stabilità, rispettabilità, attribuendo quasi una consacrazione sociale. Basta ricordare a qual punto le fossero di solito legati i diritti politici o l’esercizio delle funzioni amministrative: il borghese arricchito vi vedeva il termine naturale della sua ascesa.

L’immobilismo, la lenta evoluzione di un’economia rurale e di una mentalità sensibile al valore della tradizione costituivano il sostegno di tutto un ordine stabilito che aveva anche dimensioni politiche. La monarchia legittima era il regime che lo esprimeva meglio. Nella confusione di forme politiche ereditate da un passato ricco di esperienze e contraddizioni, la prova rivoluzionaria aveva sarchiato con energia, spazzando via le città libere o le repubbliche aristocratiche.  Lo Stato monarchico era diventato più che mai il diritto comune dell’Europa, sulla quale esercitò quasi un monopolio che aveva poche eccezioni.
La monarchia nei vecchi regimi

Benché la consistenza territoriale delle monarchie fosse il risultato della nuova divisione e benché numerosi Europei non avessero più il sovrano che aveva regnato su di essi prima del 1789, la loro obbedienza di sudditi era richiesta ovunque nel nome di un principio di legittimità di cui i dottrinari della Controrivoluzione avevano fatto la base del loro sistema.
La monarchia legittima poteva senz’altro concedere una limitazione all’assolutismo, ovvero un equilibrio dei poteri, di cui l’Inghilterra aveva dato l’esempio da molto tempo. In seguito all’ondata rivoluzionaria del 1830, gli sviluppi sarebbero stati nel senso di un regresso dell’assolutismo. Ma in realtà il fondamento teorico della sovranità era mutato ben poco. Le istituzioni rappresentative, là dove esistevano, riflettevano raramente un dialogo tra principe e nazione. Importante, in proposito, non era tanto il carattere censitario del corpo elettorale: esso corrispondeva abbastanza bene allo stato reale della diffusione del sapere e della coscienza politica; più rivelatore è il bicamerismo che esprimeva la preoccupazione di assegnare una funzione speciale a una minoranza, aristocratica o oligarchica, collocata al vertice della piramide sociale la cui struttura gerarchica era necessariamente associata alla monarchia legittima.

Legittimità monarchica e condizione privilegiata di una classe di notabili: tali erano i fondamenti su cui si reggeva questa vecchia Europa che, sottoposta alle violente scosse del 1848, avrebbe dimostrato una notevole solidità.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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