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Le modalità


L’attante tramite un predicato (di solito un verbo) è messo in relazione con un altro attante, ma il predicato spesso è accompagnato da un altro predicato che lo "modalizza" modifica/condiziona (fare-di malavoglia, fare-senza sapere come). Le modalità sono predicati che modificano altri predicati, performanze che trasformano situazioni (es. la lotta dell’eroe con l’anti-eroe), ma dato che per “fare” dobbiamo “essere” capaci di farla (avere la competenza) c’è un “essere” che modalizza un “fare”, un essere del fare. La competenza è un enunciato di stato che modalizza un enunciato del fare. Questo “fare” ci deve essere un’azione persuasiva che convince a “farlo”, un “far fare” cioè una manipolazione. 

Viene poi l’analisi del lavoro svolto (enunciato dell’”essere”) che porta alla sanzione (essere che modalizza un essere):
a. manipolazione è: far fare
b. competenza: è essere del fare
c. performanza: è far essere
d. sanzione: è essere dell’essere

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
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