Skip to content

Otto Karolyi – Il ritmo

Otto Karolyi – Il ritmo


In musica, il ritmo è la regolare pulsazione o battito, si presenta in gruppi binari o ternari. Il primo battito di ogni gruppo è accentuato; l’unità di misura compresa fra due battiti successivi accentuati è chiamata battuta. Per far risaltare questa unità nello scrivere la musica, si utilizzano le stanghette, delle linee verticali tracciate attraverso il rigo. Alla fine del pezzo musicale si utilizzano le doppie stanghette.
Se i battiti sono raggruppati a due a due, con un battito forte alternato a uno debole, abbiamo battute a due battiti. Ciò è indicato da una cifra scritta dopo la chiave, fra la quinta e la terza linea del rigo. Per indicare invece quale tipo di nota deve servire come unità di misura della battuta, si scrive una seconda cifra sotto la prima.
Quando i battiti sono raggruppati a tre, cioè un battito forte seguito da due più deboli entro una battuta, abbiamo una misura a tre tempi. La misura a quattro tempi può essere definita come una misura a due tempi raddoppiata. In una misura a quattro tempi vi sono due gruppi di due battiti, con un accento secondario sul terzo battito.
Si trova spesso il segno C al posto del 4/4, detto anche tempo comune. Se la battuta di apertura di un pezzo è incompleta, l’ultima battuta dovrà supplire il valore di durata mancante in modo da completare simmetricamente il tutto.
Se il numeratore di una frazione indicante una misura semplice viene moltiplicato per tre, si ottiene una misura composta. Ciò significa che ogni metà di battuta viene divisa in due parti uguali. Si ha una misura irregolare quando i battiti all’interno di una battuta sono cinque o sette. Ciò è ottenibile combinando assieme misure a due o tre tempi. Le più comuni sono: 5/4, 5/8, 7/4, 7/8.
Come nella poesia, è importante giocare sulle variazioni di posizione degli accenti tonici. L’uso delle misure irregolari è uno dei modi per introdurre varietà. Altro accorgimento è la sincope, lo spostamento voluto dell’accento principale, che genera un effetto di tensione e eccitamento.
I quattro modi più comuni per dare origine a una sincope sono: accentuazione dei battiti deboli, uso di pause o legature al posto di battiti forti, introduzione di un cambio improvviso e di misura del tempo e quindi di battito.
All’interno di battiti regolari accade spesso che vi siano aggruppamenti irregolari di note. I nomi dei gruppi più frequentemente usati sono: duina, terzina, quartina, quintina, sestina, eptina; sono indicati da un numero e spesso è aggiunto un archetto per maggiore chiarezza. Per suonare o cantare questi gruppi è opportuno dividerli esattamente in proporzione al battito fondamentale.
In musica, l’ornamento è utilizzato a scopo decorativo al corpo principale dell’opera. La sua apparizione più spontanea si trova tra il popolo di ogni nazione, che spesso ama ornare il suo canto con l’aggiunta di note estranee conosciute col nome di melismi. Gli ornamenti musicali di impiego più comune sono l’appoggiatura, l’acciaccatura, il mordente, il gruppetto e il trillo. #
Il ritmo e il tempo assieme uniti sono la vita, il carattere della musica; si può dire che la loro unione determina l’umore di ogni composizione. Tempo è una parola usata per comprendere tutte le variazioni di velocità. Le più comuni sono: grave, lento, moderato, allegretto, vivace, ecc. Dall’epoca di Beethoven, molti compositori hanno fatto ricorso al metronomo, uno strumento meccanico pendolare che misura il numero dei battiti al minuto.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Domenico Valenza
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.