Caratteristiche delle economie di scala
In molti settori di produzione e dei servizi, il predominio delle imprese di grandi dimensioni è conseguenza delle economie di scala che si hanno quando un aumento delle risorse impiegate nel processo produttivo provoca un aumento più che proporzionale dei risultati. Quindi, all’aumentare della scala di produzione, diminuiscono i costi unitari. Esse derivano da tre fonti:
Relazioni tecniche input-output. In molte attività, aumenti output non richiedono aumenti proporzionali di input. Un serbatoio per il petrolio della capacità di 10000 barili non costa cinque volte un serbatoio di 2000 barili.
Indivisibilità. Molti input sono indivisibili, non sono cioè disponibili in piccole quantità.
Specializzazione. L’aumento del numero di input utilizzati consente una maggiore specializzazione dei compiti. La produzione di massa, sperimentata da Harry Ford, comporta la disgregazione del processo produttivo in compiti separati eseguiti da lavoratori specializzati, con attrezzature specialistiche. La specializzazione del lavoro determina una maggiore abilità, evita le perdite di tempo e favorisce l’automazione.
Le economie di scala sono l’elemento più importante per determinare il livello di concentrazione di un settore (quota di produzione del settore controllata dalle imprese di maggiori dimensioni). A proposito dei limiti alle economie di scala, tre motivi spiegano la riluttanza a sfruttarle appieno:
1. Differenziazione di prodotto. L’ascesa della General Motors a leader di mercato a discapito della Ford, negli anni ’20, rappresenta un esempio di strategia di differenziazione su più modelli che ha trionfato nei confronti di una strategia che si affidava ad un solo modello.
2. Flessibilità. La produzione su scala efficiente richiede lavoro e attrezzature specializzanti, che hanno la tendenza a non essere flessibili. In un ambiente dinamico, gli impianti e le imprese di grandi dimensioni hanno difficoltà ad adeguarsi alla fluttuazioni della domanda.
3. Problemi di motivazione e coordinamento. Le unità di grandi dimensioni tendono a essere più complesse da gestire rispetto a quelle di piccole dimensioni. Esse non raggiungono automaticamente la massima efficienza a causa di problemi legati a relazioni di lavoro costrittive, costi di supervisione elevati, forti sprechi e basse motivazioni dei dipendenti.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Economia e Gestione delle Imprese, a. a. 2008/09
- Titolo del libro: L’analisi strategica per le decisioni aziendali
- Autore del libro: R. Grant
- Editore: il Mulino, Bologna
- Anno pubblicazione: 1999
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