L’uomo misterioso al fondo di una strada maestra perduta
Come detto, stiamo però semplificando. Innanzi tutto, la fuorclusione del contro campo riguarda non l’attualità di un processo, ma la sua archeologia. L’immagine filmica è uno specchio congelato che richiede la riassunzione di un’immagine coniugata al passato. Del resto, il parallelismo tra dispositivi non si fonda sull’attualità, ma sulla memoria (oggettivata nel film, soggettivata nella testa).
A sparare alla testa di Laurent è Mystery Man; ma dopo aver bisbigliato qualcosa a Fred, scompare lasciando nell’inquadratura solo quest’ultimo, con la pistola impugnata: cosa che decreta, infine, la piena riassunzione del controfilm proiettato e del suo controcampo imperce-pito. Non c’è nulla da di svelare infatti in ciò che Mystery Man bisbiglia all’orecchio, dato che è il gesto in se stesso a significare la chiusura di un “contratto” di automanipolazione. Tale contratto ha richiesto uno sdoppiamento, ossia una figura che dà gli ordini, fa il regista e ricicla, da buon ricettatore, materiali già esperiti per ridisegnare un nuovo passato possibile (il presente è su una strada maestra sperduta).
Mystery Man non si riduce tuttavia a Fred; non è una proiezione inclusiva e risolutiva.
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