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Il western all’italiana di Sergio Leone


Sergio Leone è l’Omero del western italiano, nel 1968 con C’era una volta il west il western italiano diventa Kolossal e raggiunge la sua apoteosi. La musica è elemento fondamentale, non è accompagnamento ma elemento caratterizzante della scena e dell’intreccio, risulta fondamentale nel triello finale del Buon brutto e cattivo in cui si accompagna alla giustapposizione di campi lunghi e dettagliati che dilatano insostenibilmente il tempo dell’attesa. In C’era una volta il west si punta ad un’iconografia più classica che ricorda i western di John Ford.
Leone accosta stilisticamente l’eloquenza dei gesti del muto con il gusto dei dettagli e della verità ereditati dal neorealismo, immenso sforzo nel dosare gli elementi violenti, la suspense, il sarcasmo. Strategia della ridondanza e della dilatazione concorrono alla creazione della suspence prima dei duelli. I tempi morti, le pause e i silenzi vengono mossi a protagonisti.

Tratto da IL CINEMA ITALIANO TRA GLI ANNI '60 E '70 di Asia Marta Muci
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