La Favola delle Api - Prodigalità e frugalità
(K) Il nobile peccato
La prodigalità che Mandeville chiama nobile peccato è il vizio amabile che fa sorridere i mercanti; è la genuina prodigalità di uomini amanti dei piaceri, educati nell’abbondanza che hanno orrore per il lucro e dissipano ciò che altri hanno accumulato. Mentre l’avaro è dannoso per tutti tranne che per l’erede, il prodigo è una benedizione per la società, e non danneggia altri che se stesso.
Molti uomini moderati, nemici degli eccessi, diranno che la frugalità potrebbe prendere il posto di avarizia e prodigalità; che se gli uomini dissipassero in tanti modi la ricchezza sarebbero indotti a tante pratiche cattive per metterla insieme; e quindi che evitando entrambi gli eccessi, gli uomini sarebbero più felici e meno viziosi. La frugalità è una virtù adatta solo a piccole società di uomini buoni e pacifici, ma in una nazione grande e indaffarata presto non sapremmo più che farcene.
Egli considera avarizia e prodigalità due veleni opposti: una volta corrette in entrambi le qualità nocive con l’annullamento reciproco, si possono aiutare l’un l’altro e formare un buon farmaco.
Continua a leggere:
- Successivo: La Favola delle Api - Lusso e commercio
- Precedente: La Favola delle Api - Avarizia
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Filosofia Morale - a.a. 2008-09
- Titolo del libro: La favola delle api
- Autore del libro: B. Mandeville
- Editore: Laterza, Roma-Bari
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
- Diritto costituzionale comparato
- Appunti di Diritto pubblico
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
- Guerra e mutamento nella politica internazionale
- Storia moderna
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.