Funzione del logos scita in Erodoto

E le storie nel loro insieme?  C'è un effetto globale? ECCO LA FUNZIONE DEL LOGOS SCITA: esso manipola e lavora un sapere condiviso, lo corregge, lo completa e talvolta lo trasforma. Insomma il logos scita è una ripresa e delucidazione del senso simbolico della parola scita (=nomade) all'interno del sapere condiviso dai greci del V sec a.c. Il logos scita contribuisce anche ad arricchire il valore simbolico della parola scita, ma nel pensare l'equivalenza Sciti=nomadi esso fa riferimento alle guerre persiane e alla strategia di pericle. Il problema del nomadismo incontra poi quello del potere e dell'impossibilità di pensare un potere nomade. Secondo Erodoto il nomadismo (la sua rappresentazione) esclude una struttura di potere, e che gli Sciti hannno dei re che stanno al centro dello spazio sociale geografico. Come fa coabitare le 2 cose Erodoto? I re sono al centro, ma solo dopo esser morti e sepolti ai confini. Il problema della gestione del potere è fondamentale per comprendere le storie.
Non si sa bene quale forma di potere preferisse Erodoto. Jean de Lery inventa il selvaggio, Erodoto inventa il barbaro. Che sa usare la scrittura come forma di potere. È con le guerre persiane che la coppia greco-barbaro si costituisce e si introduce nel sapere condiviso, e barbaro comincia a significare soprattutto persiano. Nelle storie persiano e barbaro si equivalgono simbolicamente. I persiani hanno un re = i barbari conoscono il potere monarchico = nesso barbari-monarchia. I barbari sono monarchici = i popoli d'asia sono incapaci di vivere liberi. Perchè tutti i re sono barbari? Il tiranno è lo specchio del re, e viceversa. Raccontando l'episodio dei persiani che pensano a un regime per il loro paese, Erodoto fa capire che un persiano puo concepire la democrazia, ma instaurarla sarebbe solo un modo per sbarazzarsi del tiranno. In realta la vera democrazia si applica solo alle polis greche.