Sulla tecnica pianistica
La tecnica pianistica non è un fine, ma un mezzo.
Kalkbrenner escogitò il guidamani, per sviluppare l’indipendenza e la forza delle singole dita. Ci si rendeva conto che il braccio doveva essere inerte, ma era una falsa soluzione. Tellefsen riporta il pensiero di Chopin del quale era allievo. Per Chopin la mano deve trovare il punto d’appoggio sulla tastiera. Il guidamani è pertanto dannoso perché sposta il punto d’appoggio.
Può considerarsi tecnica anche la capacità di produrre suono in maniera consapevole.
I parametri che influiscono sulla produzione del suono sono:
• la scelta della leva da usare (dita, mano, braccio, avambraccio, rotazione dell’avambraccio [la leva diventa il palmo della mano]).
• Maggiore o minore elasticità delle articolazioni intermedie.
• Diversa curva delle dita.
• Tipo di azione: tocchi passivi (di peso) e tocchi attivi (di azione). (Il dito come tocco passivo non produce suono, quindi le dita hanno solo tocchi attivi; la caduta è un tocco passivo, ma può essere anche un “appoggiato”: in questo senso è un tocco passivo controllato). Questo sistema di leve ha dei tiranti che sono i muscoli.
• Muscoli dell’avambraccio: i muscoli flessori permettono un movimento dell’avambraccio (che va dal gomito al polso) da braccio disteso verso il basso ad avambraccio flesso sul petto (gomito piegato al massimo), gli estensori hanno funzione opposta. I pronatori e supinatori permettono di ruotare il polso: i primi da palmo della mano verso l’alto a dorso verso l’alto, i secondi il contrario. Stesso concetto per movimenti di polso e mano. I muscoli antagonisti sono 2 muscoli contrapposti durante il movimento: quando uno si “allunga” l’altro si “accorcia” (per esempio accade nella flesso-estensione del braccio tra bicipite e tricipite).
Differenze di tocco
Differenza tra un tocco legato e un tocco brillante: fanno la differenza la velocità di azione del dito (scatto), il tipo di curva (angolazione), il rilascio del tasto. Una buona tecnica spesso determina un maggior numero di possibilità di tocco e di suono. Anche il pedale influisce sulla varietà di suono. Il movimento sta in mezzo tra l’idea musicale e la realizzazione della stessa.
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Dettagli appunto:
- Corso: Musicologia
- Esame: Corso di Pianoforte
- Docente: Filippo Balducci
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