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Il valore dell’impresa


Il valore creato dall’impresa è dato dall’utilità che il mercato riconosce ai suoi prodotti misurata in termini di prezzo e di quantità vendute. Si distingue in:

Valore d’uso: utilità procurata al consumatore dalla disponibilità di un prodotto (punto di vista del consumatore)
Valore di scambio: prezzo al quale un prodotto può essere scambiato sul mercato (punto di vista del commercio)

Il prezzo deve coprire i costi sostenuti residuando un profitto adeguato ovvero il valore creato deve essere sufficiente a remunerare i costi dei fattori della produzione. La domanda dei consumatori dipende dal valore d’uso, che a sua volta è la leva su cui è possibile agire per influenzare il valore di scambio. Se il valore d’uso coincide con l’offerta si crea il valore di scambio. Grazie all’attività amministrativa la gestione dell’impresa diventa organizzata: le azioni sono coordinate con il fine di realizzare l’attività produttiva.
La produzione interagisce con il mercato sia al momento dell’acquisto dei fattori produttivi che in quello della loro vendita, una volta trasformati in prodotti (creazione di valore), sul mercato. L’attività produttiva si dice economicamente conveniente quando il valore creato dall’impresa è superiore al valore consumato dall’impresa; quindi è molto importante la fase interna dell’azienda.
L’impresa è uno strumento:
- dell’imprenditore, che valorizza il capitale investito e consegue un profitto
- del sistema sociale, che vede soddisfatti i bisogni individuali e collettivi

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Lucrezia Modesto
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