La Russia moscovita - Il regno di Ivan Il Terribile
Il regno di Ivan il Terribile segnò la fine del periodo degli appannaggi e l’inizio dell’assolutismo moscovita.
Alla morte di Basilio III fu la moglie Elena a prendere il potere, ma la sua morte improvvisa consegnò il regno ai boiari e in particolare alle dispute tra i principi e le rispettive casate, come quella tra i Šujskij e i Belskij; fu la rivolta di Ivan contro l’autorità di Andrej Šujskij a segnare l’inizio del regno di Ivan IV: nel 1547 Ivan si fece incoronare zar e sposò Anastasia Romanov.
Nella prima parte del regno, aiutato dai pareri del consiglio eletto (gruppo di illuminati consiglieri), lo zar convocò il primo zemskij sobor (assemblea di rappresentanti di classi sociali), sollecitò l’approvazione delle riforme, promosse la creazione di un nuovo codice di leggi (il Sudebnik), emanò norme per regolare il servizio militare della piccola nobiltà e istituì un nuovo metodo di governo locale per eliminare la corruzione e favorire la partecipazione locale (funzionari eletti localmente sostituirono i funzionari di nomina centrale). Nel 1551 ebbe luogo il Concilio ecclesiastico dei Cento Capitoli che emanò una serie di decreti atti a regolamentare la posizione della chiesa nei confronti di Stato e società.
Gli interessi per il mondo esterno furono di carattere bellico (affermazione del dominio russo sul Kazan, guerra contro la Crimea e guerra contro l’ordine teutonico e la Livonia) e culturale (per reclutare esperti europei in vari campi).
Il buon periodo del regno di Ivan giunse al termine attraverso una serie di mutamenti (la rottura tra zar e consiglio eletto, la violenza esercitata contro i boiari) che diedero vita a un conflitto tra il sovrano e i boiari. Ma tutto questo fu il risultato di una serie di eventi:
• (1555) scontro tra zar e boiari dopo che questi ultimi rifiutarono di riconoscere fedeltà al figlio del sovrano quando questi si credeva in punto di morte;
• (1560) morte di Anastasia e inizio dell’ostilità nel confronti di tutti coloro che avevano a che fare con il consiglio eletto;
• (1564) Ivan abbandonò Mosca, ma implorato da boiari e popolo decise di tornare a governare il Paese imponendo alcune condizioni: la creazione della opričnina (strumento a disposizione esclusiva dello zar per liquidare tutti coloro che considerava nemici) e la facoltà di punire chiunque avesse ritenuto necessario
Si avviò così il regno del terrore, in cui i boiari furono i primi a pagare, poi seguirono tutti quelli che osarono sollevare opposizioni al sovrano. Contemporaneamente sul fronte estero si verificarono una serie di guerre, anche se la più importante di queste portò alla conquista della Siberia.
Lo zar morì avvelenato nel 1569.
Continua a leggere:
- Successivo: La Russia moscovita - Il regno di Teodoro I
- Precedente: Lo Stato Lituano e le vicende russe
Dettagli appunto:
-
Autore:
Francesca Masciadri
[Visita la sua tesi: "L'Unione Europea e la promozione dei diritti umani"]
[Visita la sua tesi: "Formule tradizionali e dinamiche innovative nella fiction italiana. Il caso de I Liceali"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Lingua e Cultura Italiana
- Corso: Lingue e Letterature Straniere
- Esame: Letteratura Russa
- Titolo del libro: Storia della letteratura russa
- Autore del libro: Nicholas Riasanovskij
Altri appunti correlati:
- Storia Internazionale dell'età contemporanea - Dai moti del '48 alla Guerra Fredda
- Civiltà francese
- Storia della tecnologia
- Storia dell'arte contemporanea
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La vodka russa tra storia e narrazione
- Memorial e la lotta per la preservazione della memoria in Russia
- L'Asia Centrale dall'indipendenza dall'Unione Sovietica a oggi. I casi del Kazakistan e dell'Uzbekistan
- La questione linguistica in Ucraina
- Il crollo dell'Unione Sovietica e gli effetti sull'economia russa
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.