Weber e il relativismo dei valori
Weber (1864 - 1920). È estremamente importante in Germania: non è uno storicista, ma vivendo in quel contesto discute con gli storicismi. Dà una soluzione al problema dello storicismo utilizzando strumenti che non hanno nulla a che fare con lo storicismo. È per questo che secondo alcuni studiosi egli dovrebbe decretare la fine dello storicismo. Opere
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Ancora una volta torna il problema del rapporto tra natura e spirito, egli dà una soluzione poco soddisfacente: ammette che le uniche scienze vere sono quelle che si basano sul principio di causalità. A proposito della scienza in generale afferma che essa 1. segue la causalità 2. ed è a- valutativa, ossia non deve e non può proporre giudizi di valore. Per Weber i valori sono semplicemente punti di vista => relativista. Principio per essere rigorosamente scientifici è il principio di causa - effetto. Il tipo ideale è un modello che lo scienziato si costruisce rispetto al quale confronta le attuazioni che nella storia sono avvenute di quel modello. Si parla allora di costruzioni puramente soggettive: non possono assolutamente esistere valori universali. Lo scienziato procederà oggettivamente solo dopo aver creato un modello soggettivo. Egli in effetti fonda questo sistema per uscire da tutti i problemi che gli storicismi avevano creato, finendo pe adottare una soluzione drastica.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia contemporanea
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