Il cinema civile di Francesco Rosi
Il cinema civile di Francesco Rosi
Rosi spicca per la produzione di film di contestazione politica o sociale. Due suoi film sono diventati capolavori indiscussi: Salvatore Giuliano e Le mani sulla città, entrambi proposti come rigorosi film inchiesta, che non si preoccupano di indirizzarsi anche ad un pubblico non abituato a proposte tematiche simili. Rosi conduce una specie di giornalismo cinematografico che cerca di spettacolarizzare i fatti della cronaca politica e sociale, spogliandosi totalmente di ogni dimensione psicologica e sentimentale individuali.
Salvatore Giuliano - film -
Inaugura il fortunato filone del cinema civile, nel 1961. Capostipite del genere "film-inchiesta" - che avrebbe conosciuto negli anni '70 e '80 il suo momento di massima popolarità - il film racconta la vita del bandito Salvatore Giuliano, seguace del Separatismo e controverso eroe del popolo siciliano. Colpevole dell'assassinio di un carabiniere, Giuliano si nasconde nella brulla campagna dell'isola ed ivi organizza una banda di fuorilegge, per arruolarsi, spinto da ideali politici maturati dopo la liberazione della Sicilia, tra le file dell'esercito separatista con cui porta in atto delle feroci scorribande in nome della libertà. Poi, quando il movimento viene sciolto, abbandonato dagli alleati e solo con i suoi uomini più fedeli, Giuliano torna a dedicarsi al brigantaggio macchiandosi di efferati delitti, che culminano nel massacro di Portella della Ginestra nel quale perdono la vita undici persone e ne restano gravemente ferite altre trentatré. Da quel momento il governo istituisce un corpo speciale di polizia impegnato nella lotta alla mafia e al banditismo, per il quale Giuliano diviene il principale obiettivo: in breve, ogni uomo vicino al bandito è catturato od ucciso fino a quando, il 5 luglio 1950, egli stesso viene trovato morto davanti ad una casa di Castel Vetrano. Dopo la sua scomparsa si diffonderanno notizie del suo coinvolgimento coi principali gruppi di potere nella malavita organizzata, cui faranno seguito i misteriosi decessi di alcuni importanti uomini di mafia.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
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- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia e critica del cinema
- Docente: Sarah Zappulla Muscarà
- Titolo del libro: Breve storia del cinema
- Autore del libro: Massimo Moscati
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 2003
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