Origine della cabala
L'arte di scrivere misticamente mediante numeri si sviluppa con i pitagorici. Cabala trascritta diversamente da studiosi del misticismo ebraico come Kabbala, qabbalah, cabala ecc. Comunque deriva dalle radicali K V L che significano ricevere, accogliere. Il termine è usato per indicare la Tradizione. E' la via mistica dell'ebraismo e legge in chiave il testo sacro, con il fine ultimo dell'esperienza di Dio. Anche l'ebraicità della cabala viene contestata. Alcuni rabbini vi ravvisavano una letteratura estranea al giudaismo. Comunque essa è una conoscenza sperimentale di Dio e delle sue potenze operanti nel cosmo e nell'uomo, e si basa sulla rivelazione divina ricevuta da Mose trasmessa oralmente fino ai giorni nostri. la cabala viene intesa come segreta. Origini? Fondo di misticismo lo troviamo nel Talmud, o nella mistica della Merkavah, il Carro, nella letteratura detta dei palazzi, che parla di viaggi estatici. Poi c'il sefer Yetzirah, opera che secondo alcuni rappresenta la vera origine della cabala ed è datata tra 2° e 3° sec. sembra pitagoreggiante. Le sefirot, 10 numeri primordiali, collegate da 22 sentieri costituiscono le 32 vie della sapienza divina: la Chokhma. Lo stile cabbalistico inizia nel 12° sec. con il sefer bahir. Il Sefer Zohar o libro dello splendore appare ad opera secondo alcuni del cabbalista spagnolo Moshe de Leon. Si basa su una concezione neoplatonica: Dio è l'en-sof, totalmente inconoscibile; egli si manifesta nelle sefirot, archetipi di ogni realtà come le idee platoniche. Nel 1492 dopo l'espulsione degli ebrei dalla spagna il centro della cabala si sposta a safed, con la dottrina di Yitzak luria dello zimzum, contrazione dell'ensof che precede la creazione. Nei pitagorici la chiave della sapienza era la comprensione della sacra tetrade, che risulta di 10 punti e include il segreto della formazione del cosmo. Anche nelle sefirot c'un rapporto simile. Ogni sefirah rappresenta un nome divino e si associa a un numero. L'albero sefirotico oggetto delle meditazioni dei cabbalisti. La conoscenza delle sefirot e dei 10 sentieri è la chiave per conoscere le leggi della creazione e dell'uomo, immagine del cosmo. Analogie tra Platone e certi principi dello Zohar, sulla formazione dell'universo, la funzione dei numeri e la metempsicosi..Molti considerano Filone l'inventore del misticismo ebraico. comunque in generale riconosciamo nel sefer yetzirah una trascrizione ermetica della cosmologia monoteista mosaica. Tra gli esseni sarebbero i principi del misticismo ebraico; essi combinavano speculazione mistica e vita ascetica..comunque la meditazione ebraica impone una disciplina rigida; in ciascuno di noi esiste una scintilla divina. Quando il nostro cuore si rischiara può vedere come in uno specchio la verità..meta dell'uomo è realizzare in se stesso le potenzialità divine insite, crescendo alla statura del Metatron, l'uomo universale. E' necessario un maestro. Son curate le posizioni, la respirazione...si accenna anche a una posizione rannicchiata simile a quella esicasta. La forma più semplice di meditazione ebraica si fa ripetendo una parola o una frase. Riferimenti li troviamo già nella mistica della Merkavah. Le lettere dell'alfabeto ebraico son efficaci per attirare l'energia spirituale.
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- Precedente: Islam e sufismo
Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia delle religioni
- Titolo del libro: I filosofi greci padri dell'esicasmo
- Autore del libro: Lanfranco Rossi
- Editore: Il leone verde
- Anno pubblicazione: 2000
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