La funzione dello spazio a livello scenico e culturale
Oltre alle tre opzioni descritte, ci sono varie situazioni intermedie, determinate, alcune a livello più propriamente scenico, altre a livello culturale. Nelle seconde distinguiamo
- L’assenza di elementi che segnalino una divisione tra pubblico e attori, non impedisce agli spettatori di tenersi comunque a distanza dagli attori
- Elementi che segnalano la possibilità di violare il limite (come la scala della scena cinquecentesca)
- Limite violato di fatto nonostante una marcata divisione tra attori e spettatori. Ad esempio l’attore che salta giù dal palcoscenico.
Ci sono casi poi in cui è difficile anche capire la direzione dello spettacolo (se tutto pubblico, tutto spettacolo, o vie di mezzo). Se per esempio prendiamo una nostra festa popolare, è oggettivamente difficile capire se sia il pubblico a lasciare spazio all’azione, o l’azione a delimitare gli spazi del pubblico.
Nelle classificazioni di Schechner troviamo anche quelle tra spazio trovato, cercato e adattato.
- Spazio trovato. Lo spazio viene accettato con tutti i suoi elementi, senza introdurne di nuovi e senza compiere interventi che evidenzino l’ordine casuale dello spazio. In questo caso l’attenzione è tutta concentrata sull’azione e per niente sullo spazio.
- Spazio cercato. Si individua un luogo dove allestire lo spettacolo, in funzione dell’idea o del progetto che si ha dello spettacolo stesso. la ricerca può essere di varia entità: al limite minimo ci si basa sulle dimensioni dello spazio, al limite massimo ci si basa sulla presenza di elementi figurali che abbiano una ricca carica connotativa. Nel caso dello spazio cercato si tende ad evidenziare gli elementi più caratteristici dello spazio, o concentrando l’azione negli spazi più marcati o tramite strumentazioni tecniche (l’illuminazione ad esempio).
- Adattamento. Adattato può essere lo spettacolo o lo spazio. Nel primo caso lo si fa per adattare lo spettacolo alla sede scelta per la rappresentazione; nel secondo si adegua lo spazio conformemente all’azione da rappresentare.
- Spazio preparato . È il caso estremo dell’allestimento di uno spazioin funzione di un unico spettacolo, pur nelle varie gradazioni.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Leggere il teatro
- Autore del libro: C. Molinari - V. Ottolenghi
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