Le commedie sul passato della Spagna di Lope Felix De Vega Carpio
Le commedie che hanno invece per tema il passato storico spagnolo, rivelano tutta la sua genialità. Ispirate dal Romancero, dalle cronache medievali, dalle tradizioni folcloristiche, sono quasi tutte ambientate nel Quattrocento. Una scelta ideologica precisa, che mette in scena l’operare iniquo di feudatari rissosi che sfidano la stessa autorità monarchica; il re, dal canto suo, è spesso chiamato a sciogliere il nodo dell’azione. Lope quindi rappresenta una società che anela a organizzarsi secondo un modello unitario e fortemente normativo che vede in una monarchia accentrata, sostenuta da una forte e disciplinata nobiltà palatina, la soluzione politica ideale. È una concezione tipicamente tardo medievale, ma faceva comunque molta presa anche nel Seicento. Gli elementi di coesione di tale società sono la religione e il senso dell’onore, ricorrentissimi nelle opere di Lope. Un onore, e questa è una innovazione del drammaturgo, che appartiene anche all’aristocrazia contadina, i labradores ricchi, che anzi per la loro ininterrotta ascendenza vecchio cristiana, potevano vantare una limpieza de sangre maggiore di molta aristocrazia urbana. È anzi comune in Lope la contraddizione tra contadini onorati e nobili dimentichi della dignità e dei doveri del loro rango, anche se non si può, da qui, attribuire a Lope uno spirito democratico, che risulterebbe assolutamente anacronistico. Il fine ultimo del messaggio di Lope, infatti, è rieducare i nobili per permettergli di restaurare l’antico rapporto sociale. Le commedie rurali offrono l’occasione di fare considerazioni sul linguaggio e lo stile del drammaturgo, ormai giunto alla piena maturità. Se nelle commedie di intrigo il principio lopesco secondo cui la poesia drammatica deve riflettere coerentemente lo status sociale dei personaggi, spezzava l’azione su due piani differenti, disegnando nobili elevati e passionali e servi comici e popolari, nelle commedie rurali non avviene questo spezzamento, bensì una fusione, frutto di un processo di interiorizzazione dei conflitti sociali e psicologici. I contadini allora, pur esprimendosi coerentemente con il loro status, hanno psicologie tutt’altro che semplici ed elementari, sfoggiando una lunga serie di sfumature di sentimenti. Può però anche capitare che Lope si presti a rispettare gli spunti offerti dal folclore e dalla cultura popolare in genere, con ottimi risultati. L’ambiente di felicità e quiete campestre, del resto, è spesso un semplice antefatto, il presupposto da cui parte, per contrasto, il conflitto morale e psicologico.
Continua a leggere:
- Successivo: La vita di Tirso de Molina (1584 – 1648)
- Precedente: La produzione drammatica di Lope Felix De Vega Carpio
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura spagnola
- Docente: Prof. Candido Panebianco
- Titolo del libro: Storia della letteratura spagnola
- Autore del libro: Samona - Mancini - Guazzelli - Martinengo - Di Pinto - Rossi
- Editore: Bur
- Anno pubblicazione: 1998
Altri appunti correlati:
- Armonie d’insieme
- Storia della musica
- Letteratura e viaggio
- Luchino Visconti
- Letteratura italiana moderna e contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.