La diffusione della poesia cristiana in occidente
La diffusione della poesia cristiana in occidente
Vertice di questa attività fu la poesia, che fu coltivata più in Occidente che in Oriente. La fioritura della poesia cristiana fu legata indissolubilmente all'analoga fioritura di quella profana, come mostra il classicismo tradizionale dei metri impiegati, a volte di tono popolare (i dimetri giambici di Ambrogio) ma più spesso di tono alto (esametri, metri oraziani di Ilario, Paolino, Prudenzio eccetera). Nella poesia è inestricabile il legame tra intento pastorale ed evidenti ambizioni di carattere letterario. Esempio ne è la parafrasi biblica di Giovenco o Sedulio che pur rispettando la finalità comunitaria di rendere familiari ai fedeli i contenuti biblici, che fino ad allora molti non apprezzavano per il latino barbarico in cui erano scritte, realizzano la traduzione nel solco della tradizione virgiliana e ovidiana, creando un prodotto letterario con tutti i crismi.
Altra testimonianza è il tentativo (giudicato malignamente vano da Girolamo) di Ilario di Poitiers di familiarizzare i suoi sprovveduti fedeli con una innologia densamente dottrinale. Se l'innologia ilariana fallisce, quella di Ambrogio riesce nel suo scopo, adattando una metrica più elementare ad un contenuto pur sempre didascalico ma meno ostico, e presentato in forma elegante ma accessibile.
Il successo fu forte e il genere di inno ambrosiano diede origine ad un genere poetico che si sarebbe continuato per gran parte del Medioevo. Anche Prudenzio compose sobri inni ambrosiani ma con destinazione non più immediatamente ecclesiale e di livello modesto. Con lui siamo nell'ambito tradizionale della poesia concepita come effusione di sentimenti personali, sinceramente cristiani, espressi in forma elegantemente letteraria. Metri vari, dimensioni ampie e argomenti vari: invettiva politica, poemetto morale di tono allegorizzante; in tutte è comunque sotteso l'impegno morale e l'apparato pesantemente retorico.
Unici generi bassi, altrettanto importanti, furono la letteratura agiografica martiriale e i cosiddetti Itineraria che rappresentavano i diari di viaggio dei pellegrini che si dirigevano in Terra Santa, ad esempio quello di Egeria.
Continua a leggere:
- Successivo: L'impegno cristiano di Girolamo
- Precedente: La dsiffusione della letteratura cristiana
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura Cristiana Antica
- Docente: Grazia Rapisarda
- Titolo del libro: Storia della letteratura cristiana antica
- Autore del libro: Manilo Simonetti - Emanuela Prinzivalli
- Editore: EDB
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L'annuncio del tradimento in Giovanni e nel "Vangelo di Giuda". Un confronto in prospettiva diacronica
- Il sistema di allocazione degli usi idrici e la determinazione del canone
- Valutazione di efficacia dei Programmi Urbani Integrati. I PRUACS in Puglia: speranza o realtà?
- Dal mondo. Riscritture postcoloniali del canone occidentale. Foe di John Maxwell Coetzee e Mister Pip di Lloyd Jones.
- La normativa pubblicitaria sui mezzi di comunicazione: limiti di affollamento e confronto internazionale
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.