Le Odi di Parini
Dal 1757 al 1795, Parini scrive svariate odi, che medita lungamente di riunirle e pubblicare in un'opera unitaria. Tuttavia, il progetto non viene realizzato. Scontento dello stato in cui versano le sue composizioni, Parini è però ancora più incontentabile riguardo alla loro compiutezza formale.
La disposizione dei testi, nelle raccolte su cui interviene, mostra la volontà di organizzarli secondo capitoli tematici: aprono odi civili, poi testi sulla funzione civile della cultura; infine testi leggeri e ironici, con un ripiegamento malinconico. D'altra parte, la disposizione tematica coincide quasi con la cronologia di composizione. Ciò implica che Parini si dedicò in una prima fase a tematiche civili e impegnate, restringendo poi il campo ad argomenti ed esperienze personali e private.
Se a ogni costo Parini volle essere letterato tradizionale, egli volle anche essere l'espressione di una rinnovata funzione civile della poesia. Nella tensione tra le due vocazioni, e nel ripiegamento dinanzi alla loro inconciliabilità, Parini avrebbe scoperto la nuova condizione del poeta moderno.
Parini non si accorge però, se non implicitamente, che quel soggetto cui intende ridare voce, la poesia, non appartiene più al meccanismo dei rapporti storici e sociali: ne è stato infatti espulso.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Letteratura italiana
- Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
- Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
- Editore: Palumbo, Palermo
- Anno pubblicazione: 1998
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