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Prolungamento della durata della nota


Punto: aumento della nota del valore pari alla sua metà            
Pause  : silenzi.
Doppio punto: il secondo punto vale la metà del valore del primo punto
Legatura (di valore): lega due note della stessa altezza
Corona (o punto coronato): la nota viene prolungata per il doppio della durata normale oppure secondo il gusto dell’esecutore
Ritmo: pulsazione/battito che può essere binario o ternario, o in combinazione. L’unità metrica compresa tra due battiti successivi accentati si chiama battuta. Le battute sono separate da stanghette. La fine di un pezzo musicale si indica con una doppia stanghetta.
Misura a due/tre/quattro tempi: Unità di misura della battuta, si scrive dopo la chiave ed eventuali alterazioni, tra la 3° e la 5° riga.
Due tempi: 2/4 , alternanza di battito forte e battito debole. Indicato anche con il simbolo
Tre tempi:  3/4 , alternanza di un battito forte e due battiti deboli
Quattro tempi: : 4/4 , un battito forte e tre deboli, indicato anche con il simbolo   , residuo del simbolo per la misura perfetta.
Se la battuta d’apertura di un pezzo è incompleta, l’ultima battuta dovrà supplire il valore di durata mancante in modo da completare simmetricamente il tutto.
Misure composte e irregolari: se il numeratore di una frazione indicante una misura semplice viene moltiplicato per tre si ottiene una misura composta ( 6/4 , 6/8 , 6/16 , 12/4 , 12/8 , 12/16)
 Irregolari : i battiti (numeratore) sono 5 o 7.
Sincope: spostamento del normale accento principale
 Accentuazione dei battiti deboli
 Uso di pause al posto di battiti forti
 Uso di legature
 Cambio improvviso di misura del tempo.
Raggruppamenti irregolari di note : duina, terzina, quartina, quintina, sestina.
Ornamenti : aggiunti alle note a scopo decorativo.
Tempo: indica l’umore di una composizione. Serve per comprendere tutte le variazioni di velocità. Dall’epoca di Beethoven si da anche l’indicazione metronometrica.
Indicazioni dinamiche: il volume in musica è importante come le note. Quanto più forte è la sollecitazione impressa al corpo vibrante tanto più è forte il suono e viceversa.
Segni dinamici: ppp, pp, p, mp, mf, f, ff, fff..
Il passaggio graduale da un grado dinamico ad un altro è indicato con le forcelle.
Altri segni dinamici:
Sforzando, sfz, sf, Staccato, Staccatissimo,Tenuto, Legato
Toni e semitoni: il semitono è l’intervallo più piccolo.
Bemolle: abbassa la nota di un semitono;  Doppio Bemolle: Abbassa di un tono la nota.
Diesis: alza la nota di un semitono;        
Doppio Diesis: Abbassa di un tono la nota.
Bequadro: annulla l’alterazione per quella nota.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Silvia Lozza
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