La fisica epicurea
La fisica epicurea è caratterizzata dal risalire mediante ragionamento da ciò che è evidente ai sensi a principi che tali non sono, ossia gli atomi e il vuoto. Riprende questi concetti da Democrito e ritiene che un numero infinito di corpi indivisibili è ciò che può spiegare la realtà così come ci appare. Nulla può nascere dal nulla e nulla può finire nel nulla. L’universo è sempre stato e sempre sarà. È dai corpi e dal loro movimento che noi possiamo risalire all’esistenza del vuoto. Inoltre è dai corpi, dalla loro disgregazione e dal fatto che essi non possono dissolversi nel nulla che affermiamo l’esistenza di particelle indistruttibili quali gli atomi. Nell’universo inoltre non si può parlare di un alto e un basso assoluti: i corpi si muovono verso il basso a causa del loro peso. Epicureo allora, secondo Lucrezio, avrebbe introdotto in questo modo la dottrina del clinamen o declinazione per cui gli atomi urtandosi hanno la tendenza a deviare casualmente il loro moto perpendicolare verso il basso. Le aggregazioni perdono così il loro carattere “necessario”. Per quanto riguarda la meterologia afferma l’esistenza di diverse spiegazioni (T 75).
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia antica
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