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Democrito. "Eidola" e "Euthymia"


Ma attraverso le nozioni di atomo e vuoto, possono essere spiegati anche fenomeni biologici e fisiologici. L’anima è per Democrito una prerogativa degli esseri viventi: la vita è contrassegnata tra l’altro dal calore. Dato che la froma degli atomi del corpo umano sono di forma sferica essi sono suscettibili di massima mobilità: e la massima mobilità genera calore. La respirazione è ciò che consente la continua reintegrazione degli atomi di anima che per la loro eccessiva mobilità si perdono continuamente: quando la reintegrazione cessa, cessa la vita e il corpo risulta immobile e freddo.
Ogni sensazione è ricondotta ad una forma di contatto degli eidola (letteralmente immagini: atomi che si staccano da ogni singolo oggetto e che attraverso l’aria giungono fino ai pori della nostra pelle). Resta comunque inaccessibile ai sensi la comprensione del tutto, ossia gli atomi e il vuoto: ad essa si può giungere attraverso l’intelletto, l’unica conoscenza genuina.
Su questa base affronta anche il problema delle società umane (T.134) e quindi secondo il simile che si aggrega al simile. L’uomo imita l’attività degli animali e così costruisce delle tecniche: c’è allora continuità tra il piano della natura e quello della cultura e delle istituzioni. La religione sembra essere invenzione di pochi sapienti.
L’obiettivo principale nella vita è l’euthymia, ossia il raggiungimento della tranquillità d’animo, immune da passioni eccessive. La virtù allora non è più strettamente legata alla vita politica ma al dominio di sé. E’ questo atteggiamento generale che sarà poi definito cosmopolitismo: la ricerca di un sapere che abbraccia tutti i campi, base della vita filosofica.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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