Definizione di idea in Platone
Platone esclude che le entità del mondo sensibile possano costituire la vera scienza a causa della loro instabilità e modificabilità: una scienza per essere tale deve essere sempre vera. Con i sensi sostiene Platone nel Fedone è possibile per esempio percepire oggetti che vengono detti uguali, ma di fatti questi non sono mai perfettamente uguali. Da questa intuizione Platone arriva ad affermare che deve esistere l’uguale, ciò che egli definisce con il termine idea che significa propriamente “aspetto” o “forma visibile”: la differenza è che essa non può essere vista con gli occhi, bensì con l’intelletto. Ciò comporta che nel mondo sensibile non si trovano idee, ma soltanto immagini delle idee le quali sono prive della consistenza che appartiene agli oggetti reali di cui sono immagini. In questo senso si può dire che solo le idee sono dotate propriamente di essere e quindi sono stabili e immutabili, mentre le cose sensibili sono succubi del divenire.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia antica
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